Cittadini
Torino, 29 medici indagati per truffa e falso ideologico
I carabinieri di Torino hanno eseguito nella mattinata di venerdì 13 febbraio una serie di perquisizioni domiciliari con conseguente notificia di avviso di garanzia. Sono 29 i medici di medicina generale indagati per truffa ai danni dello Stato e falso ideologico. Tutti operano nell’ambito dell’ALS Torino 1. L’inchiesta riguarda un uso anomalo delle Assistenze Domiciliari Programmate. Le ADP venivano svolte a carico di pazienti non aventi titolo ma ignari di essere formalmente assistiti e di pazienti effettivamente aventi titolo, ma mai visitati a domicilio, con addebito dei costi al Servizio Sanitario Nazionale. L’assistenza domiciliare ai pazienti prevede la corresponsione al medico di 75 € una tantum, più 18,90 € per ogni visita a domicilio. Gli accertamenti si sono incentrati sulle 17 Residenze sanitarie dell’ASL TO 1 (pubbliche e private convenzionate) e sui 30 medici che avevano aperto pratiche per le assistenze domiciliari. Sono state riscontrate gravi irregolarità su 64 dei 65 pazienti per i quali era stato avviato tale programma di assistenza a domicilio.
Inoltre, i controlli presso le residenze sanitarie assistenziali hanno fatto emergere la carenza o la totale assenza di “medici strutturati” (ce ne dovrebbero essere uno ogni 20 pazienti, selezionati con graduatoria pubblica). Questo ha determinato un costo esorbitante per il Servizio Sanitario Nazionale dei farmaci. Infatti i medici di medicina generale, in mancanza dei medici strutturati, assistono a domicilio e prescrivono farmaci in “ricetta rossa”, che i pazienti poi acquistano come privati in farmacia e non ricevono tramite farmacia ospedaliera, dove costerebbero di meno all’Erario.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese