L’inserimento Etero-familiare di Adulti sofferenti di disturbi psichici di Collegno cerca volontari

Il Servizio I.E.S.A. di Inserimento Etero-familiare Supportato di Adulti sofferenti di disturbi psichici è un servizio attivo a Collegno dal 1997, con l’obiettivo di creare un legame tra persone sofferenti di disturbi psichici e volontari. Il Servizio I.E.S.A. cerca volontari : persone  che decidono di dedicare qualche ora del tempo a sostenere e aiutare persone seguite dal servizio. Attraverso l’adesione al progetto I.E.S.A. i volontari potranno confrontarsi con una arricchente esperienza affettiva e relazionale dal prezioso impatto sociale.

In questi anni di attività, un centinaio di persone hanno avviato gratificanti percorsi in compagnia di volontari, migliorando la loro qualità di vita. Per la collaborazione è previsto un rimborso spese pari a 20 € ogni mezza giornata trascorsa insieme. Per contatti TEL. :  011 4017463  – email: servizio.iesa.collegno@gmail.com

Il servizio nasce nel  Dipartimento di Salute Mentale e Patologie delle Dipendenze dell’ASL TO3, con sede a Collegno e si occupa da 16 anni di “inserimenti etero familiari supportati” di adulti con disagio psichico e offre una opportunità  di integrazione a lungo o breve termine a persone che soffrono o che hanno sofferto di disagio psichico, presso l’abitazione di  famiglie di volontari selezionati e formati a tale scopo.

Le famiglie ospitanti ricevono dall’ospite un rimborso spese mensile massimo di 1030,00 euro e un supporto professionale costante da parte degli operatori del servizio. Il Servizio di Collegno si presenta come esperienza pilota a livello nazionale e internazionale e in questi primi sedici anni ha raccolto interessanti risultati sul piano dell’efficacia dell’intervento.

Tale pratica, infatti, si configura come uno strumento terapeutico e riabilitativo capace di garantire un innalzamento della qualità della vita per l’ospite e un incremento della sua autonomia attraverso il recupero di abilità.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese