Cronaca
Espulsi per terrorismo, uno di loro abitava a Novara. Nel 2010 sua moglie multata per il burqa
Anche il Piemonte tra le regioni da cui provenivano i nove stranieri sospettati di avere legami con il terrorismo islamico ed espulsi a dicembre. Ben Salah, tunisino di 41 anni, abitava a Novara, ma negli ultimi mesi era era prima tornato nel suo Paese d’origine, per poi rientrare in Italia e stabilirsi a Romentino e Trecate (NO). Il nome dell’uomo era già finito sui giornali nel maggio 2010 quando sua moglie Amel era stata multata per aver indossato il burqa per strada. La donna, primo caso in Italia di una sanzione applicata per questo motivo, si stava recando con Salah all’ufficio postale del rione Sant’Agabio a Novara, quando due carabinieri l’avevano fermata con un controllo e le avevano chiesto di scoprirsi il volto. “Non posso togliermi il velo davanti a degli uomini” aveva risposto, ma aveva poi acconsentito all’arrivo di una vigilessa. Il sindaco novarese dell’epoca, il leghista Massimo Giordano, aveva però da poco emanato un’ordinanza che prevedeva una multa da 500 euro. Il caso era arrivato fino alla scrivania dell’allora ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, che aveva poi dichiarato inammissibile il provvedimento comunale.
Qui il nostro speciale reportage sulle comunità islamiche in Piemonte
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