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Il settebello della pallanuoto italiana perde 7-8 contro la Croazia davanti al grande pubblico di Torino – fotogallery
Il Settebello della Pallanuoto italiano ha perso di misura 7-8 contro la Croazia nella partita della world league di pallanuoto che si è svolta al palazzo del nuoto di Torino. E’ stata una serata di gala per la pallanuoto torinese che ritrovava il settebello italiano che ha giocato davanti a un tutto esaurito e molti vip. La Croazia ha schierato buona parte del team che ha vinto il titolo olimpico a Londra. La partita è stata molto equilibrata ed ha anche visto qualche svista arbitrale che no ha favorito gli azzurri. Per l’allenatore azzurro Campagna: “Usciamo a testa altissima, anche se siamo mancati al tiro. Nel finale avevamo poche energie”.
Dopo la fotogallery la cronaca per Quotidiano Piemontese di Federica Manzin.
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Vince la Croazia 8 -7, ma il Settebello esce a testa alta dal Palazzo del Nuoto di Via Filadelfia a Torino dopo una partita dai ritmi serratissimi giocata davanti a 1600 spettatori che non hanno smesso per un solo momento di tifare e supportare la nostra Nazionale.
Una prestazione assolutamente positiva quella messa in atto ieri sera dai ragazzi del ct Sandro Campagna che hanno confermato l’ottimo stato di forma già dimostrato nella gara contro la Francia e che stanno prendendo sempre più confidenza con i grandi palcoscenici internazionali facendo ben sperare in prospettiva del vero obiettivo, quello con la O maiuscola: le Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016.
È un Settebello giovane quello sceso in acqua ieri davanti a tanti spettatori, ma anche molti Vip: il Presidente della Fca John Elkann, il Presidente della Juventus Andrea Agnelli, il Capitano del Torino Kamil Glik a bilanciare la Torino calcistica, il ct della Nazionale italiana di Volley Mauro Berruto, e ancora Paolo Barelli, Ciro Ferrara e Alena Seredova.
Soddisfatto, a fine gara, il ct Campagna che ha dovuto ricorrere ad alcune soluzioni alternative nella formazione dovendo rinunciare a Giorgietti Aicardi e Baraldi fuori per infortunio e Busilacchi out per influenza.
Una partita, come detto, dai ritmi serrati, combattuta colpo su colpo e dall’alto livello tecnico e agonistico durante la quale, le due squadre, non si sono certo risparmiate.
Dopo un breve vantaggio iniziale dell’Italia con un goal di Figlioli, il Settebello si è trovato ad inseguire una Croazia che ha trovato in Sandro Sukno un vero e proprio cecchino, andato a segno per ben tre volte con una precisione quasi chirurgica.
Da qui in poi l’Italia ha sempre risposto colpo su colpo: Giacoppo mette a segno il goal del momentaneo 2-2, fuga della Croazia, ma grazie a Bruni e Gallo l’Italia riesce a rimanere aggrappata alla partita andando al riposo con una sola rete di svantaggio (4-5).
Nella seconda parte di gara la musica non cambia: la Croazia è sempre avanti con l’Italia all’inseguimento e alla ricerca dell’aggancio e, perché no, del sorpasso. Nel terzo quarto la formazione croata si trova avanti con un doppio vantaggio. A 2’’ dalla fine poi Buric piazza alle spalle di Tempesti la palla del 5-7. Luongo ruba palla in difesa e via, scatta in attacco, viene fermato fallosamente, ma il rigore non viene concesso. Azione e decisione arbitrale che fanno letteralmente infuriare il ct Campagna che guadagna, dopo il giallo, anche un cartellino rosso e l’espulsione per proteste. È quella finale dell’ultimo quarto la fase più delicata e allo stesso tempo concitata del match, quella in cui all’Italia è forse mancato quel quid nel concretizzare le tante occasioni create, ma è anche corretto sottolineare l’ottima prova del portiere croato, Josip Pavic, uno dei migliori in acqua che ha più volte chiuso i battenti della sua porta mettendo fine ai sogni italiani di vittoria.
Si chiude cosi, Croazia 8 – Italia 7 … è una sconfitta sì, forse non pienamente meritata, ma che non lascia l’amaro in bocca, anzi fa ben sperare in previsione futura e, soprattutto, in chiave olimpica.
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