Economia
De Tomaso, spunta l’offerta cinese e si riaprono le speranze. La Fiom: “Pensare all’occupazione”
Sembra spuntare una nuova ipotesi di acquisto per la De Tomaso, dopo la lunga agonìa di questi anni e le conseguenze che stanno subendo i lavoratori. Il curatore fallimentare incaricato dal tribunale, Enrico Stasi, ha ricevuto un’offerta per rilevare il marchio della storica azienda automobilistica torinese che dopo le molte difficoltà di cui vi abbiamo raccontato ha visto da fine 2014 andare in mobilità oltre 800 lavoratori torinesi. Stasi potrebbe a breve pubblicare il bando per andare sul mercato. “La prossima settimana – spiega il curatore fallimentare – chiederò l’autorizzazione al giudice a pubblicare sui quotidiani l’invito a formulare offerte migliorative”. L’offerta che potrebbe rappresentare la soluzione della questione sembra arrivare da un gruppo cinese, possibilità a cui si era più volte (accendendo molte speranze) parlato nei mesi passati.
Nel bando dovrebbe essere presente l’indicazione, per gli altri investitori, di garantire una soluzione occupazionale. Vittorio De Martino, segretario regionale della Fiom-Cgil, dichiara: “La vicenda De Tomaso, come è noto, si è purtroppo consumata con la mobilità per i lavoratori, nonostante la Regione Piemonte abbia sottoscritto un impegno affinché i lavoratori della De Tomaso siano presi a riferimento per un eventuale investitore, cosa a cui noi puntiamo: al momento di ipotesi se ne sono fatte tante, ma di concreto non c’è ancora nulla. La questione però è più generale perché i lavoratori della De Tomaso sono solo una parte di quelle migliaia di persone, anche di quaranta o cinquanta anni, in mobilità: il problema è quindi l’assenza di una politica industriale che dia la speranza di trovare un’occupazione a migliaia di lavoratori, per i quali il rischio è di rimanere disoccupati a vita”.
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