Cronaca
Bra, tentano di vendere a un ristoratore vino comprato al discount spacciandolo per ‘pregiato’: i carabinieri smascherano la truffa
I Carabinieri della Compagnia di Bra hanno denunciato per tentata truffa B.M., un 55enne pregiudicato torinese. Lo schema della truffa, accertato dai carabinieri, è stato il seguente: una donna al telefono prenota una cena per 8-10 persone presso una trattoria braidese; la donna chiede di avere per quella cena un vino pregiato francese (bordeaux), una decina di bottiglie; il ristoratore, non avendone la disponibilità, è costretto a ordinarlo altrove e la donna ne propone immediatamente l’acquisto da un ‘rappresentante’ che lei conosce bene ma che non vende a clienti privati. Parte così la trattativa con il ‘venditore’ per l’acquisto di alcune confezioni del vino espressamente richiesto per la cena, per un ordine complessivo di un migliaio di euro. A quel punto, il titolare dell’esercizio commerciale s’insospettisce e allerta i Carabinieri di Bra, che predispongono immediatamente un mirato servizio di osservazione, controllo e pedinamento, sotto copertura, nei pressi del ristorante, in attesa della consegna della merce. I militari intervengono e bloccano il soggetto con il vino quando questi si presenta per la consegna. Si scopre a quel punto che il vino in questione, tutt’altro che pregiato, è commercializzato da una nota catena di discount alimentare al costo di pochissimi euro e che il gruppo criminale stava tentando di piazzare il materiale, ricavando un ingente profitto. Nel corso delle successive perquisizioni sono state rinvenute e sequestrate diverse confezioni di vino dello stesso tipo: sembra che l’uomo avesse altre consegne in programma.
Sono in corso accertamenti per verificare quanti altri commercianti abbiano subito una truffa con le medesime modalità. I carabinieri sono sulle tracce dei complici.
Sono in corso verifiche per accertare se le truffe compiute negli ultimi giorni nel cuneese siano attribuibili al medesimo gruppo.
I soggetti finora identificati sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Asti.
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