Economia
Fisco. Caf in difficoltà per il nuovo Isee, la Regione Piemonte fissa le linee guida
Nei giorni scorsi i Caf hanno lanciato l’allarme: manca ancora la convenzione con l’Inps per il nuovo Isee. Per questo motivo potrebbero esserci disservizi per i cittadini che si preparano a chiedere ai Caf di avviare la pratica per la richiesta del nuovo Isee (l’indicazione della situazione economica) all’Inps. La denuncia arriva dalla consulta dei centri di assistenza fiscale che in questo momento affermano che “si fa fatica ad assicurare il servizio”. Lo scorso anno, a livello nazionale, sono state circa sei milioni le persone che hanno avuto accesso ai servizi e alle prestazioni garantite dal vecchio Isee e al momento sono solo poche migliaia quelle che hanno inviato la richiesta per il nuovo indicatore andato in vigore dal primo gennaio (appena un centinaio tramite i Caf che invece generalmente veicolano oltre il 90% delle richieste). Nel frattempo la Regione ha annunciato le procedure di utilizzo delle dichiarazioni sulla situazione economica equivalente che le famiglie piemontesi devono presentare per ottenere prestazioni sociali agevolate. “Su iniziativa dell’assessore Augusto Ferrari – si legge nella nota diffusa al termine dell’odierna giunta – sono state fissate le linee guida che, per un periodo transitorio di sei mesi, gli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali dovranno rispettare: garanzia della validità delle prestazioni di carattere continuativo erogate al 31.12.2014, utilizzo dei criteri a suo tempo fissati per le richieste la cui istruttoria risulti conclusa al 31.12.2014; utilizzo del nuovo Isee solo per le richieste di nuove prestazioni secondo valori che non possono essere superiori a 6.000 euro per il sostegno del reddito famigliare ed a 38.000 euro per le altre prestazioni sociali e socio-sanitarie. Sarà inoltre attivato – conclude la nota – un percorso condiviso con le autonomie locali e le organizzazioni sindacali per l’adozione di atti regolamentari che impediscano l’instaurarsi di situazioni di disparità di trattamento tra gli utenti e sarà istituito un tavolo tecnico per monitorare il periodo transitorio”.
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