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Cultura

Morituri, il film di Daniele Segre che sarà anche uno spettacolo teatrale

Gabriele Farina

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morituriSono finite le riprese ed è ormai in fase di post-produzione (non è corretto usare in questo caso il termine “montaggio” visto che si tratta in tutto di 10 pianosequenza) il film Morituri di Daniele Segre. Tre protagoniste, una sola location, l’affascinante ex-cimitero di San Pietro in Vincoli a Torino, una sola inquadratura fissa. Morituri è in realtà un progetto più complesso di un semplice film, qualcosa che unisce cinema e teatro. Ed infatti il film diventerà presto anche uno spettacolo teatrale. Un assaggio lo avremo già il 15 gennaio, sempre a San Pietro in Vincoli, quando Morituri verrà presentato come allestimento teatrale (o quello che a questo momento è diventato lo spettacolo che sarà – più che altro, par di capire, il racconto del film) nella serata di apertura della Stagione Santa Cultura in Vincoli. Piccola stagione teatrale sotto la guida di Beppe Rosso, che proseguirà da febbraio con gli spettacoli del Mulino di Amleto, di Letizia Russo e Laura Curino, del Teatro Koreja, di Giorgia Goldini e tanti altri.
Tornando al film, Morituri è il racconto di tre storie di donne, che si incontrano nella curiosa cornice di un cimitero. Tiziana Catalano, Donatella Bartoli e Luigina Dagostino saranno i volti dei tre personaggi. Il film, due atti (un unico pianosequenza il primo, nove pianisequenza staccati il secondo) è stato realizzato con il contributo della Film Commission. Contributo che Segre ha dimostrato di apprezzare parecchio sia per quanto riguarda il piccolo aiuto finanziario, sia soprattutto per la disponibilità dei locali di via Cagliari, dove ha potuto provare liberamente con le attrici in modo da arrivare ai dieci giorni di riprese con la massima preparazione possibile. Il film si avvale anche del re della fotografia italiana Luca Bigazzi, dei costumi e delle scene realizzate da Elena Bosio e del suono dell’arpa di Gabriella Bosio.

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