Cronaca
L’uomo asserragliato in casa a Manta aveva tentato di violentare una donna, disarmato dopo l’intervento di un negoziatore
Una storia più complicata del previsto quella che ha visto protagonista nella mattinata di oggi, venerdì 9 gennaio, Gjondfrekaj Nest, disoccupato albanese di 35 anni. Come già raccontato nelle scorse ore, l’uomo, armato di pistola, si era barricato in casa a Manta (CN) minacciando di farsi esplodere. I carabinieri lo hanno convinto a desistere dai suoi propositi con un grande spiegamento di forze e l’intervento di un “negoziatore”.
Tutto ha avuto inizio poco dopo le 9, quando l’uomo, ubriaco e forse sotto effetto di stupefacenti, si è recato presso l’abitazione di una conoscente di 20 anni e, dopo aver forzato la porta e spintonato la ragazza, tentava di violentarla. Era riuscito a strapparle i pantaloni, ma la donna è riuscita a divincolarsi e a respingere scalciando l’assalitore. L’allarme alle forze dell’ordine è stato lanciato però solo alcune ore dopo dal marito della vittima dell’aggressione, che testimoniava di essere anche stata minacciata con una pistola. I carabinieri di Saluzzo e di Verzuolo hanno individuato il sospetto nel suo appartamento al terzo piano di una palazzina in centro a Manta. L’albanese nel frattempo si era barricato in casa, affacciandosi al balcone sporadicamente solo per urlare la sua volontà di farsi esplodere usando il gas della cucina. Mentre veniva chiusa immediatamente la fornitura e venivano evacuate 20 famiglie dall’edificio interessato e da quello adiacente, è iniziata una lunga trattativa tra l’uomo asserragliato, e ancora palesemente ubriaco, e uno specialista del corpo dei carabinieri. Alle 14,30, il disoccupato ha permesso agli agenti di entrare in casa e, dopo essere stato disarmato, è stato arrestato e portato in carcere a Cuneo. La pistola, una semiautomatica calibro 6,35, era perfettamente funzionante e con sei colpi nel caricatore. Nest dovrà ora rispondere di tentata violenza sessuale aggravata, detenzione e porto illegale di arma, violazione di domicilio aggravata, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
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