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Cronaca

Scoperto maxi giro di false fatture per pilotare la bancarotta di due società piemontesi

Redazione Quotidiano Piemontese

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bottinoI finanzieri di Torino hanno scoperto un imponente giro di fatture false finalizzato a pilotare la bancarotta delle società Itas srl e Itr srl. Le indagini, sviluppate dal nucleo polizia tributaria del capoluogo piemontese e dalla procura della Repubblica, hanno consentito l’invio di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Stefano Giacomelli, amministratore di fatto delle due imprese fallite, e gli arresti domiciliari per Giancarlo Marchesini, amministratore di diritto delle aziende. Marchesini è stato arresto lo scorso 5 dicembre, mentre Giacomelli risulta irreperibile. I due indagati, dopo essersi insediati nelle aziende, hanno cominciato a disporre fatturazioni per operazioni mai rese nei confronti di altre società compiacenti, riconducibili a loro, ricevendo documenti fiscali fittizi e disponendo pagamenti per servizi e beni mai ottenuti. Tale sistema permetteva di sanare debiti di una serie di società riconducibili ai due, nonché di ricorrere allo sconto delle fatture presso le banche e, soprattutto, di distrarre risorse dalle imprese, poi portate al fallimento. Alcune operazioni, secondo i militari, sono risultate ingegnose, poiché le false fatturazioni hanno coinvolto società residenti in altri Paesi dell’Unione Europea, con la conseguenza di non essere soggette al pagamento dell’Iva.

Ciò ha consentito alle aziende di Giacomelli e Marchesini di ottenere un elevato credito d’imposta, prossimo a 1 milione di euro, utilizzato in compensazione con i debiti tributari. Le investigazioni delle fiamme gialle hanno permesso di contare 2 milioni di euro di distrazioni e di individuare fatture false per circa 7 milioni di euro, con l’iscrizione nel registro degli indagati di altre 9 persone (amministratori, consiglieri e sindaci), a titolo di concorso nei reati per i quali i due amministratori sono stati accusati.

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