Asti
Saldo Tasi: ad Asti la cifra più bassa d’Italia. Unica città ad adottare un sistema di gradazione della tassa
L’infausta data del 16 dicembre, relativa alla scadenza del saldo Tasi, sta per avvicinarci e gli istituti di ricerca (in tal caso il Servizio Politiche Territoriali della Uil nazionale), a seguito delle loro indagini, propongono dati sui Comuni dove questa risulti più o meno gravosa. Asti è il Comune dove la Tasi pesa meno sui suoi cittadini, soprattutto quelli in difficoltà economica. Il dossier del Servizio Politiche Territoriali attesta come nella città paliofila la tassa sui servizi indivisibili gravi in media per 19 euro a cittadino: un decimo della media nazionale dei comuni capoluogo che è 197 euro. Considerando solamente il parametro del costo medio della Tasi a cittadino, Asti si piazza al secondo posto come città virtuosa, superata da Treviso, che ha un carico medio di 13 euro a persona.
“In realtà la città di Asti ha adottato, unica in Italia, un sistema di gradazione della tassa che la rende più equa, in quanto in proporzione è ridotta per i meno abbienti – commenta Fabrizio Brignolo, primo cittadino di Asti – in particolare per chi ha abitazioni più piccole e meno lussuose e per chi a più figli“. Dallo studio della Uil emerge infatti che una famiglia che abbia anche solo un figlio vede scendere il costo medio a persona a soli 4 euro annui, mentre resta invariato nelle altre realtà. In questo modo per i soggetti meno abbienti il carico fiscale di Asti è più basso di quello di Treviso che, non prevedendo questi sgravi, resta di 13 euro a persona.
“Ricordiamo – aggiunge il sindaco – che ad Asti sono stati esentati dalla Tasi tutti gli inquilini, quindi anche sotto questo profilo sono state alleggerite le persone che non si sono potute permettere l’acquisto della casa in cui abitano”. Secondo i risultati della simulazione Uil, il costo maggiore in valori assoluti si registra a Torino con 403 euro medi a famiglia. A Roma, invece, si pagheranno 391 euro medi. A Siena 356 euro. A Firenze 346 euro. A Genova 345 euro. A Bari 338 euro. A Bologna 331 euro. A Foggia 326 euro. A Como 321 euro. Ad Ancona 318 euro.
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