Cultura
Dal 1° dicembre in vendita l’Abbonamento Musei Torino Piemonte 2015
Un utilizzo più flessibile a misura di utente e un’offerta culturale sempre più ampia per un 2015 nel segno della cultura: sono questi i punti di forza di Abbonamento Musei Torino Piemonte, l’unica tessera che consente l’accesso libero e illimitato in moltissimi musei, Residenze Reali, castelli, giardini e fortezze, collezioni permanenti e mostre temporanee di Torino e del Piemonte. Nato nel 1996 per iniziativa della Città di Torino e assunto come proprio progetto dal 1998 dall’Associazione Torino Città Capitale Europea, l’Abbonamento Musei si rinnova in vista del nuovo anno, particolarmente ricco di iniziative: 60 mostre sempre visitabili e senza limiti di ingresso e un grande palinsesto museale e culturale tra Torino, il Piemonte e non solo, un’offerta completa in grado di rendere sempre più conveniente l’Abbonamento Musei.
“A maggio di quest’anno l’Abbonamento Musei aveva già raggiunto centomila iscritti. E non è l’unico dato per capire la parabola vincente dell’abbonamento, perché la crescita di ingressi ha registrato il 25% in più rispetto al 2013: segno che ci sono sempre più persone a utilizzare i vantaggi dell’abbonamento, cresce il numero di chi visita mostre e musei, e vi ritorna più di una volta” considera Marco D’Acri – Assessore alla Cultura della Provincia di Torino e Presidente in carica dell’Associazione Torino Città Capitale Europea. “L’abbonamento è diventato un vero strumento di welfare culturale: in tempi di magra per i bilanci familiari, non è poco. Sono convinto che il 2015, grazie al programma realizzato per l’Expo questi numeri cresceranno, portando abbonati residenti fuori dal Piemonte. Anche per fidelizzare questo potenziale pubblico la formula 365, cioè il fatto che la tessera durerà 365 giorni dal momento dell’attivazione, è una novità che sa guardare lontano”.
“Negli anni l’offerta museale del nostro territorio è aumentata in quantità e qualità e i possessori dell’Abbonamento Musei sono cresciuti di numero aumentando sia l’utilizzo della card, sia l’apprezzamento verso il nostro patrimonio. Nel 2015 la proposta culturale conoscerà un ulteriore e importante salto di qualità e l’Abbonamento si confermerà un formidabile strumento per non perdere, a un prezzo competitivo, importanti appuntamenti come ad esempio Monet, Raffaello, Tamara de Lempicka, il Neorealismo o i pittori Francesi dell’Ermitage. Il 2015 sarà una grande avventura coincidente con L’Expo, con l’ostensione delle Sacra Sindone, con l’anno europeo dello sport e ancora con le straordinarie inaugurazioni del nuovo Museo Egizio e della nuova Galleria Sabauda. Possedere la Tessera Musei quindi vorrà dire fare a se stessi e alle persone che apprezziamo un preziosissimo regalo” ha aggiunto Maurizio Braccialarghe – Assessore alla Cultura, al Turismo e alla Promozione della Città di Torino.
Con l’obiettivo di stimolare la fruizione del patrimonio artistico piemontese da parte di un numero sempre maggiore di cittadini, la tessera si presenta con alcune importanti novità per permettere agli abbonati di godere in pieno dei suoi vantaggi venendo incontro alle loro esigenze. La carta rappresenta dunque il modo migliore per conoscere l’offerta culturale del Piemonte anche grazie alle molte convenzioni di sconto e riduzione su stagioni teatrali e concertistiche, al cinema e presso festival, nell’editoria e su itinerari di visita.
Antonella Parigi – Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte ha inoltre commentato: “Il modello costruito con l’Abbonamento Musei Torino Piemonte rappresenta un esempio a livello nazionale, uno strumento unico di sviluppo e fidelizzazione del rapporto tra i cittadini e il patrimonio culturale del territorio. Una leadership ora suggellata dall’estensione alla regione Lombardia di tale sistema che, in un’ottica di reciprocità tra i due territori, a partire da Expo 2015 amplierà le occasioni di visita per i cittadini delle due regioni, offrendo inoltre ai musei del Piemonte l’occasione di parlare a un pubblico più vasto. In prospettiva credo si debba ambire a coinvolgere ulteriori territori, per costruire un sistema di fruizione di area vasta, che travalichi confini per contribuire a rafforzare il ruolo del patrimonio culturale nella vita quotidiana delle singole persone e delle comunità”.
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