Biella
Costretta a vivere a casa del suo stupratore perché priva del permesso di soggiorno
Costretta a dividere la casa con il suo stupratore. Una 22enne senegalese, residente a Biella da quando aveva sette anni, vittima di maltrattamenti e violenza da parte del fratello, rischia l’espulsione dall’Italia per questioni burocratiche relative al rinnovo dei documenti di soggiorno, ragion per cui è obbligata all’obbligo di dimora a casa di genitori e fratello. Questi è stato denunciato dalla giovane vittima che ha preferito allontanarsi dall’abitazione dove abita lui e recarsi a Torino, ma la polizia ha sequestrato il suo passaporto, ottenuto nel frattempo. A Biella, mercoledì 26 novembre, si svolge l’udienza davanti al giudice di pace per la richiesta dell’annullamento del decreto. Annullamento che permetterebbe alla ragazza di poter lavorare come barista, lavoro che sarebbe già disponibile per lei e che, per ora, non può accettare perché priva del permesso di soggiorno.
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