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Ambiente

Manifestazione NoTav a Torino: ”Terroristi per un compressore, liberi per strage Eternit; giustizia?”

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manifestazione notav torino 22 novembre 2014 - 3Pacifico e partecipato, il corteo NoTav che sta terminando ora di sfilare per le vie del centro di Torino; transitando per via Rossini, per via Po e altre strade storiche, si è chiuso insolitamente a Borgo Dora. Lo striscione di testa recitava “Siamo tutti colpevoli di restistere – Libertà per i NoTav”, e in effetti una delle ragioni che hanno spinto i valligiani a manifestare era la richiesta di scarcerazione per i quattro ragazzi accusati di aver appiccato le fiamme a un compressore della ItalCoGe (proprio l’azienda il cui amministratore delegato, Ferdinando Lazzaro, è stato arrestato pochi giorni fa); c’era però anche la richiesta allo Stato di “non mentire” sui costi dell’opera, dopo le recenti diatribe con andirivieni di cifre tali da far vacillare perfino un fautore del Tav quale il senatore Stefano Esposito. I manifestanti hanno anche bruciato un simbolico compressore di cartone, a ricordare il gesto che ha portato alla detenzione i relativi colpevoli (con la pesante accusa di terrorismo).

Ma la protesta guidata da Alberto Perino ha trovato anche altri obiettivi proprio nelle cronache di questa settimana, legandosi ad altre vicende di devastazione ambientale come quella di Eternit, con la sentenza di cancellazione di ogni condanna per i vertici aziendali che ha indignato il mondo. “Strage di Stato”, viene definita su alcuni cartelli quella provocata dall’amianto, mentre un altra insegna riporta scritto “Per la Giustizia vale più un compressore che 2889 persone”, con riferimento alla suddetta condanna per gli attivisti NoTav paragonata alle vittime di asbestosi e consimili. Contemporaneamente, anche in Val Susa si teneva analoga manifestazione, bloccata però dalle forze dell’ordine a Giaglione, mentre si apprestava a dirigersi all’esterno del cantiere; a poter passare, solo il parlamentare Scibona (M5S). A Torino, intanto, nell’inaugurare il Torino Film Festival arriva un nuovo attestato di vicinanza al movimento da parte dell’attore Valerio Mastandrea: “Ho già firmato appelli contro l’Alta Velocità”, ha detto, “e ne farei un altro subito. Vorrei essere al corteo, se solo potessi”.

 

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