Alessandria
Eternit, tutti contro la ex Cirielli. Renzi: ”Leggi su prescrizione, cambiare subito”. Ma Casson (PD): ”Norme pronte già da mesi e bloccate, perchè?”
Il dolore, lo sgomento e l'”indignazione” (termine scelto dal premier Renzi) per la sentenza della Cassazione che ha annullato in un colpo due precedenti grazi di giudizio indicanti la colpevolezza di Eternit e del suo patron Stephan Schmidheiny, danno la stura all’azione di governo. Sul banco degli imputati c’è lei, la legge “Ex Cirielli”, che tante polemiche aveva suscitato quando l’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi la approvò, nel 2005. Modificarla è “un’urgenza”, secondo Rodolfo Sabelli, presidente dell’ANM; e della stessa opinione è lo stesso Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che ha dichiarato al proposito: “Una nuova disciplina della prescrizione è già stata approvata dal Consiglio dei Ministri, la prossima settimana la dovremmo mandare in parlamento e speriamo che l’iter sia il più breve possibile”. Il guardasigilli ha aggiunto di essere al lavoro su una riforma che concerne i reati ambientali, come richiesto da Legambiente.
“Bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione”, ha detto Matteo Renzi, mentre Pietro Grasso, presidente del Senato, afferma come “da molti anni” vada dicendo che la legge attualmente in vigore “è sbagliata”. Dall’opposizione Forza Italia, che pure – come detto – promosse e quindi approvò quella legge, fa presente come sia “assurdo prendersela con i giudici della Cassazione. Hanno interpretato la legge, secondo scienza e coscienza. Siamo dinanzi al caso tragico in cui il diritto fa a pugni con la giustizia”. Tornando alla maggioranza, si registra la rabbia di Antonio Boccuzzi (PD), sopravvissuto alla tragedia della Thyssen: “Nessun dolo per la morte dei sette operai dell’acciaieria; assolti i tecnici coinvolti nel processo sul terremoto a L’Aquila, e ora la prescrizione per la strage di Eternit: qualcosa non va nella giustizia italiana”.
Ma si registrano anche due voci che associano responsabilità non solo ai governi passati, come quelli di Berlusconi, bensì anche all’attuale. E’ il caso del M5S, che parla di una propria proposta depositata addirittura a metà 2013, proposta che “eviterebbe situazioni come quella Eternit, e sulla quale lo scorso giugno il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti si era espresso con una forte approvazione”. Ed è dallo stesso PD che arriva un grido nel deserto, quello di Felice Casson: “La responsabilità è del parlamento e di chi, anche all’interno del Governo, ha bloccato le nuove norme sulla prescrizione dai noi presentate in commissione Giustizia al Senato e pronte da mesi per essere approvate”. Dunque emerge da ogni versante come la sentenza di mercoledì sera parta dalla politica, la stessa che si affretta, ora, a correggere gli errori. Difficile pensare questo possa regalare conforto alle famiglia delle migliaia di persone che hanno perso la vita per l’amianto, o tantomeno di quelle che ancora la perderanno senza più la speranza nemmeno di vedere puniti i colpevoli.
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