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Alla elementare Cena progetto di integrazione con la comunità Rom, ma i genitori protestano

Gabriele Farina

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scuola-giovanni-cenaAlla scuola elementare “Giovanni Cena” di strada San Mauro a Torino è partito un interessante progetto di integrazione con la comunità Rom, ma non tutti i genitori dei bambini “Italiani” sembrano apprezzare. Un genitore infatti, in rappresentanza (pare) di altri genitori, si è presentato alla preside Marcellina Longhi gridando allo scandalo perchè in un momento di crisi, in cui il lavoro manca “anche agli italiani”, il posto da bidello sia stato assegnato a due Rom. La più classica delle proteste legate all’ignoranza. A Cristina Ferrando, responsabile dei progetti di inserimento della scuola, è toccato spiegare come funziona il progetto. In realtà non si tratta di un lavoro tradizionale, in quanto i due Rom impiegati nella scuola (un uomo e una donna) non percepiscono uno stipendio dallo Stato. Prendono invece parte all’importante progetto di integrazione Clean-Idea Rom, con una borsa di lavoro di 300 ore, che punta a creare i presupposti per l’integrazione in una scuola in cui studiano 72 bambini Rom. Inoltre la loro presenza è fondamentale per i rapporti proprio con i ragazzi, senza contare che i due nuovi collaboratori sono molto coinvolti, al punto che la donna ha deciso di acquistare a sue spese un grembiule e le scarpe utilizzate dal personale tecnico.

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