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Sanità, sindacati e Movimento 5 Stelle all’attacco di Saitta: “Tutto deciso senza vero confronto”

Redazione Quotidiano Piemontese

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davide-bonoLa sanità è sempre al centro del dibattito politico e sociale. Perchè la nostra sanità è sì, secondo ogni statistica, una delle migliori al mondo, ma da troppi anni in sofferenza per il continuo taglio delle risorse che la stanno portando al collasso, oltre che a pesare in maniera notevole sui bilanci pubblici. Il Piemonte è in una situazione difficile, deve affrontare un piano di rientro concordato con lo Stato e riorganizzare la sanità per effettuare i risparmi e cercare di non incidere sulle prestazioni. Non facile, di sicuro. E la tensione politica sale, con un doppio attacco, oggi, da M5S e sindacati. I segretari generali della Cgil FP, Cisl FP e Uil FPL Piemonte, Gianni Esposito, Santina Pantano e Roberto Scassa, hanno denunciato la mancanza di dialogo con l’Assessorato alla Salute sul delicato tema del riordino del servizio sanitario regionale.
“La riorganizzazione della sanità piemontese, sempre annunciata e mai attuata, rappresenta un importante strumento di risanamento. Ma questa non può essere una mera operazione contabile, i cui esiti concreti continuano, peraltro, ad essere incerti, se non ipotetici, ma deve porsi come obiettivo primario, anche e soprattutto, il miglioramento dei servizi erogati ai cittadini e delle condizioni lavorative dei dipendenti.
Tutto questo non è possibile senza chiarezza e trasparenza; senza che il modello che si intende perseguire sia spiegato, discusso e, nei limiti del possibile, condiviso. Sono scelte, infatti, che avranno, nel bene e nel male, rilevanti ripercussioni sulla vita quotidiana di ognuno. E’ una precisa responsabilità politica che l’attuale Giunta non si sta assumendo”.
E ancora: “Il Presidente si era impegnato a un vero confronto con le organizzazioni sindacali. Chiediamo che il confronto avvenga anche con l’Assessorato alla Salute, così come è stato avviato da altri assessori: si vedano l’accordo sulla riorganizzazione delle ATC o la discussione avviata sulla riorganizzazione dell’Ente Regione. E’ un comportamento inaccettabile che, tra l’altro, ingenera confusione, acuisce le tensioni e demotiva ulteriormente i lavoratori che, solo grazie alla loro abnegazione e buona volontà, hanno permesso al servizio sanitario di questa regione di mantenere, nel tempo, un alto livello qualitativo”.

I consiglieri regionali del M5S, Davide Bono e Stefania Batzella, invece spiegano: “L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, mercoledì scorso, ha presentato in Commissione alcune diapositive piene di chiacchiere, ma una probabilmente gli è sfuggita. Dimostrando che il piano di revisione della rete ospedaliera è già pronto. Piano che colpevolmente ha voluto tenere nascosto. Invece questo materiale è finito dritto dritto nel documento consegnato ai Consiglieri regionali. La cartina – secondo i consiglieri M5S – anticipa le scelte della Regione Piemonte relative alla nuova rete ospedaliera. Con l’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano declassato da ‘Riferimento’ a ‘Cardine’. Il tutto a favore dell’ Ospedale Mauriziano che, essendo in centro a Torino, è ben distante dall’area di appartenenza del San Luigi, l’ASL TO3 (Val di Susa, Valsangone, Val Chisone, Pinerolese e Valle Pellice). Intanto sempre in quell’area l’ospedale di Susa viene ulteriormente declassato ad ospedale di area disagiata”.
I consiglieri Bono e Batzella rivelano ancora altro: “Sempre interpretando la mappa, si scopre come l’Ospedale San Biagio di Domodossola (VCO) sia già declassato a Ospedale Territoriale a favore dell’Ospedale di Verbania. Intanto il Pd, sul territorio, sostiene di star discutendo con i cittadini e i Sindaci quando invece certe decisioni sembrano già prese da tempo. Per quanto riguarda il Sud Piemonte l’ospedale di Acqui Terme (AL) è declassato a territoriale rispetto all’ospedale di Novi Ligure (AL). Cosiccome Tortona (AL) è definitivamente declassato a Ospedale di Territorio rispetto ad Alessandria. Visto che a noi in Commissione sanità non hanno detto un beneamato nulla, vorremmo sapere chi ha preso queste decisioni e sulla base di quali parametri visto che non sono rispettati nemmeno quelli di Agenas. Forse sulla base di scelte discrezionali politiche? Il Movimento 5 Stelle non è disponibile a prestarsi a questa presa in giro dei cittadini piemontesi e si opporrà in ogni sede a questi piani di smantellamento dei servizi sanitari”.

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