Cuneo
Un pezzo di Cuneo dietro Rosetta: Bruno Gardini, ingegnere padre della missione
E’ arrivata la giornata di “Rosetta”. Una missione spaziale che non ha precedenti e di cui l’Italia, e in special modo Cuneo, hanno dettato le linee guida. Oggi, mercoledì 12 novembre, il lander Philae, accompagnato nello spazio dalla sonda Rosetta in un viaggio durato dieci anni, atterrerà sulla cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. Da quel momento prenderà il via la fase principale della missione denominata “Rosetta”, attraverso la quale verranno analizzate le proprietà fisiche e mineralogiche della cometa. Si tratta di uno studio mai intrapreso in precedenza, per il quale l’Europa, ma prima ancora l’Italia, ha speso molte delle proprie tecnologie. Padre fondatore della missione è l’ingegner Bruno Gardini, cuneese di nascita, che seguì con l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) molte delle fasi principali della missione che hanno portato all’attuale traguardo.
Ieri l’omaggio del Consiglio regionale del Piemonte a Gardini. “Dobbiamo essere orgogliosi di questa imprese nata a Torino – ha spiegato l’ingegnere – una sfida che solo l’Esa (l’Agenzia spaziale europea) ha avuto il coraggio di affrontare e dove la scienza e l’industria italiana e piemontese sono capofila”.
Un viaggio veramente complesso che ha dovuto sfruttare il meccanismo della “fionda gravitazionale (ideato da Giuseppe Colombo, ricercatore italiano che ha lavorato per la Nasa) per raggiungere nello spazio profondo, prima che la vicinanza al Sole ne modifichi profondamente la struttura, la cometa 67P, vanificando gli esperimenti scientifici programmati. Sperimentazioni che daranno risultati che ci faranno comprendere meglio la formazione del sistema solare”.
In pratica dal veicolo madre Rosetta verrà sganciato il lander Philae che atterrerà domani attorno alle ore 17 sulla cometa. Un atterraggio che è una sfida nella sfida derivante da una miriade di variabili critiche e mai affrontate nella storia dell’esplorazione spaziale, come la tenuta della superfice sulla quale si poserà il lander. Basti pensare che la densità della cometa è solo un terzo di quella dell’acqua. Quindi con una trivella unica al mondo (made in Torino) si potranno effettuare i carotaggi che renderanno possibili i più importanti esperimenti programmati. Rosetta e Philae lavoreranno in sinergia inviando una valanga di dati sulla Terra.
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