Cronaca
Torino, ma l’emergenza è il bus dei Rom? Sul 4, 110 borseggi in 8 mesi; sulla linea 69, appena 1
Enorme il clamore creatosi recentemente intorno a una delle decine di linee di trasporto pubblico gestite quotidianamente a Torino da GTT: la linea numero 69. La ragione per la quale si è creata tanta attenzione risiede in una proposta sconvolgente – per i giorni nostri – avanzata dal sindaco di Borgaro Torinese, che in pratica ha proposto una sorta di apartheid; e mentre l’azienda dei trasporti rispondeva con i fatti (bigliettaio fisso a bordo), più tardi, il primo cittadino dirà che si trattava solo di una provocazione. Oggi, su CronacaQui Torino vengono pubblicati alcuni dati ufficiali (forniti dalla stessa azienda dei trasporti) che in effetti fanno pensare che sì, quella di Gambino è stata solo una (eccessiva) provocazione, anche perchè mancherebbero elementi di realtà a sostenerla.
A indebolire parzialmente la posizione di chi urlava “allo zingaro”, i numeri della prima giornata di controllo fisso: è vero che pochissimi nomadi si sono azzardati a salire a bordo del 69, ma lo è anche che – solo con il primo giro – ben 11 “italiani” sono stati pizzicati a viaggiare a scrocco. Ma oggi c’è di più. I dati relativi ai crimini commessi a bordo dei mezzi pubblici di Torino non mentono, e parlano di una vera “emergenza” (qui sì) sul tram numero 4: solo nei primi otto mesi dell’anno, ben 110 sono stati i borseggi denunciati, specialmente nelle due-tre fermate a cavallo di Porta Palazzo. Distaccatissima la seconda linea in questa spiacevole classifica, la 18, con “appena” 25 episodi, seguita dai 20 della 68. La famigerata 69 quanti ne conta? Appena 1 (uno). E le risse, di cui tanto si è parlato e un po’ favoleggiato? Anche qui, primeggia la linea 4 a pari merito con la 11; e su 50 casi totali, quanti sono accaduti sul bus numero 69? Di nuovo: uno.
Insomma, senza negare le problematiche esistenti per i residenti, il sospetto che qualcuno abbia marciato sulle paure ingenerate dalla presenza del campo Rom (fra i quali – è indubbio e certificato – non manca certo una grandissima quantità di “portoghesi”) è forte. Anche perchè, andando a scavare nell’identità dei borseggiatori da autobus (o da tram) che sono stati pizzicati dalle forze dell’ordine, si fa un’ennesima scoperta: la maggior parte di essi sono adolescenti italianissimi. Dunque se c’è bisogno di un intervento per garantire la sicurezza a bordo, quella vera – e non il semplice “fastidio” per la presenza di vicini di posto sgraditi – questo pare doversi concentrare sull’area di “Porta Pila”, dove molti cittadini hanno ormai preso a rinunciare a scendere o salire dai mezzi per la paura di essere rapinati. Leggere i dati, e non ascoltare le pance, insomma: una soluzione magari non “elettorale”, ma efficace.
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