Piemonte
Prossima cancellazione per molte linee autobus in provincia di Torino: bastano i treni del SFM
Ora che il Servizio Ferroviario Metropolitano di Torino è entrato a regime, e che inizia a dare i primi frutti specie in quanto ad aumento dell’utenza abituale, è giusto riflettere su una riorganizzazione di quei trasporti regionali che finora vivevano di totale o parziale contribuzione pubblica, e che perdono di utilità con l’aumentare dell’offerta su rotaia. L’Assessorato ai Trasporti guidato da Francesco Balocco sta in particolare pensando di tagliare, e di molto, tutte quelle corse su gomma che di fatto si sovrappongono a tratte oramai coperte da linee ferroviare, e ha programmato una serie di cancellazioni; la Città Metropolitana, nel capoluogo, erediterà in questo senso un piano della Provincia che nel 2015 porterà il costo totale per il tpl da 37 a 34 milioni.
Nel dettaglio, la più importante linea a rischiare grosso è la Torino-Milano: che senso ha, ci si chiede, spendere per mantenerla in vita quando 55 treni ogni giorno (fra interregionali e Alta Velocità) vanno da un capoluogo all’altro, e altrettanti fanno il percorso inverso? Pinerolo e il Canavese saranno poi le aree più toccate dai provvedimenti di prossima attuazione. Sulla prima, non confluiranno più autobus che seguono la Statale, come oggi, dal momento che ci sono treni che la collegano con Chivasso attraverso il passante ferroviario torinese; rimarrà invece la linea che percorre l’autostrada, più veloce. La Val di Susa subirà nuovi ritocchi in Bassa Valle, e non oltre, mentre Ivrea, Caluso e l’eporediese in genere vedranno i mezzi su gomma attestarsi quasi totalmente a Chivasso: da qui, non mancano i treni che portano al capoluogo e anche oltre.
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