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Lavoro

Solidarietà con gli operai di Terni picchiati a Roma: si fermano le fabbriche del torinese

Redazione Quotidiano Piemontese

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FIOM: RODOTA', SIETE BANDIERA PER DIRITTI DI TUTTINon si è ancora spento l’eco delle parole urlate da Maurizio Landini al corteo Fiom, che già se ne registrano le prime conseguenze. L’indignazione per quanto accaduto a Roma, con gli operai dell’AST (che perderanno il proprio posto di lavoro) caricati e picchiati dalla polizia, sta trovando anche in Piemonte una solidarietà “vecchio stampo”: il sindacato fa sapere che sul nostro territorio più di 10 fabbriche si fermeranno per manifestare la propria vicinanza ai lavoratori di Terni. Si tratta dell’Alenia (stabilimento di Caselle), di Turbocare (Torino), e poi Lear (Grugliasco), Dytech (Chivasso), Oerlikon (Rivoli), Tyco Amp (Collegno), Behr (Grugliasco), Valeo (Santena), Mogul (Cuorgné), Elbi (Collegno).

“Con gli operai dell’AST hanno bastonato tutti i metalmeccanici”, dice a Repubblica il segretario provinciale Fiom-Cgil, Fabrizio Bellono. Alcuni degli stop sono però decisi di comune accordo anche con le altre sigle sindacali. Un’ora, o due, a seconda dei casi, con un’adesione che parrebbe decisamente elevata (in Alenia si è arrivati al 90%) per mostrare la contrarietà alle politiche e al comportamento del governo Renzi, e la solidarietà per quanto accaduto ieri l’altro; il tutto, nel solco del grande sciopero dei metalmeccanici, andato in scena proprio a Torino lo scorso 17 ottobre, in uno stato d’agitazione che rischia di diventare davvero permanente se le cose non cambieranno.

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