La Commissione bilancio della Regione Piemonte approva il taglio del 10% delle indennità dei consiglieri

La Commissione Bilancio della Regione Piemonte ha licenziato, con voto unanime, il taglio delle indennità ai consiglieri che dovrebbe essere votato in aula martedì , 28 ottobre. La riduzione delle indennità dei consiglieri e assessori regionali sarà del dieci per cento a decorrere già dal prossimo mese di novembre, con un risparmio previsto di 803 mila euro annui. La riduzione vuole essere un primo avvio del percorso di contenimento dei costi, in quanto l’obiettivo finale è l’equiparazione del trattamento economico dei membri del Consiglio con l’indennità del sindaco del capoluogo regionale, a seguito della rivisitazione complessiva della normativa in materia. La proposta del consigliere Giorgio Bertola (M5S) che prevedeva che il trattamento economico mensile spettante ai membri del Consiglio regionale si articolasse in indennità di funzione e rimborso delle spese, cancellando pertanto l’indennità, è stato licenziato con voto negativo.
Attualmente in Piemonte ci sono 170 consiglieri regionali che godono di un vitalizio e la spesa complessiva annua è di circa 8 milioni di euro.

Per il gruppo del Movimento 5 Stelle si tratta di una riduzione cosmetica delle retribuzioni dei Consiglieri regionali

La maggioranza non ha infatti accolto la nostra proposta di dialogo, che partendo da una riduzione del 60%, raccoglieva le intenzioni di Chiamparino e Renzi che vorrebbero equiparare la retribuzione dei Consiglieri regionali a quella del Sindaco del Capoluogo (circa 7100 € lordi, con un taglio del 36%) .

Il PD piemontese ha mostrato una totale incapacità di ascolto e di mediazione, al di là delle dichiarazioni mediatiche, bocciando pure proposte in linea con le loro direttive nazionali. Sarà compito loro, mentre chiedono nuovi sacrifici ai cittadini, dire che si sono tagliati lo stipendio di una cifra risibile e che hanno strumentalmente rinviato il taglio ai vitali

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