Cronaca
Incidenti in Piemonte: meno vittime, ma a morire sono sempre più i giovani
Sulle strade piemontesi si muore di meno, ma a rimetterci la vita sono spesso i giovani. Incoraggianti i dati presentati oggi dal Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza stradale e relativi all’anno 2013: lo scorso anno in Piemonte ci sono stati 11.152 incidenti, il 7% in meno rispetto al 2012, con 259 morti (-9%) e 16.363 feriti (-7%). A livello nazionale, le strade piemontesi sono le seste meno sicure d’Italia, le quinte se consideriamo gli incidenti con vittime, ma il trend degli ultimi anni è in netto miglioramento. Tra il 2000 ed il 2010 la riduzione della mortalità è stata del 42%, dimezzata poi nel 2012 ed ora la nostra regione è in piena tabella di marcia per raggiungere l’obiettivo stabilito dall’Unione Europea di non superare quota 163 decessi nel 2020.
Scendendo nel dettaglio, gli incidenti più frequenti sono gli scontri frontali o laterali (poco meno di 4.000) e avvengono principalmente nei centri abitati. Abbattuto del 52% rispetto al 2010 il dato sui morti in autostrada, -17% tra 2012 e 2013, mentre risulta incolume il 22% in più dei pedoni, ciclisti e motociclisti rispetto alla rilevazione precedente. In particolare, le vittime tra i centauri sono diminuite del 35%. L’unico dato controcorrente è quello che riguarda i morti al volante tra i giovani: sono sei gli incidenti mortali in più nel 2013 che hanno visto perdere la vita dei neopatentati (18-21 anni), addirittura in aumento del 47% in un solo anno quelli con vittime tra i 22 ed i 29 anni.
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