Ambiente
Dopo le recenti alluvioni, Asti si prepara all’inverno monitorando lo stato dei fiumi
E’ in corso, sul territorio astigiano, un intervento di pulizia dai detriti del rio Valmanera, nell’alveo all’altezza dell’incrocio tra corso Volta e via Pallio. “Da quest’anno – commenta Fabrizio Brignolo, sindaco astigiano – grazie ad un grande lavoro effettuato dalla nostra protezione civile, dalle nostre strutture comunali, dall’Asp (azienda di servizi) e dall’Aipo, (agenzia interregionale per il fiume Po) Asti ha fatto un salto di qualità importante, in merito alla pulizia dei fiumi e al monitoraggio degli argini”. In passato l’alveo del Borbore, del Tanaro e del Versa erano ingombrati dagli alberi e le “chiaviche” delle saracinesche delle chiuse realizzate sugli argini del Tanaro (che devono essere aperte per consentire il deflusso dell’acqua nelle vasche di laminazione) erano rese inservibili per atti vandalici o cattivo stato di manutenzione. L’autunno 2014 vede ben altra situazione, secondo l’Amministrazione locale. L’alveo del Borbore nella zona del centro urbano è stato disboscato e, quindi l’acqua può fluire liberamente. Analogo intervento è in corso nell’alveo del Tanaro, in sponda destra tra il ponte di corso Savona e quello della ferrovia Asti Acqui. La cosa più importante è stata l’istituzione del servizio di monitoraggio continuo dei corsi d’acqua, tramite l’associazione dei volontari della protezione civile Città di Asti, presieduta da Oscar Ferraris. Con cadenza bisettimanale viene effettuata una visita dei corsi d’acqua e dello stato di pulizia e di efficienza degli apparati di sicurezza, comprese le saracinesche degli argini del Tanaro.
Quando, in occasione del monitoraggio, le saracinesche poste sugli argini del Tanaro sono rinvenute danneggiate per atti vandalici o sversamento di rifiuti, vengono riparate e rimesse in efficienza. Lo stato di manutenzione delle chiaviche è importante perché, qualora l’acqua del Tanaro dovesse alzarsi oltre il livello di guardia, le saracinesche dovrebbero essere aperte per consentire a parte della medesima di allagare i campi individuati come “area di laminazione” per ridurre il volume dell’acqua a valle ed evitare le esondazioni in presenza dell’abitato.
Il monitoraggio bisettimanale ha consentito di individuare tutti gli ostacoli al regolare deflusso delle acque che possono diventare pericolosi, perché possono indurre la formazione di dighe naturali. Nei giorni scorsi è stata rimossa una vera e propria diga naturale sul Versa all’altezza di Pontesuero, creatasi per la caduta di alcuni alberi, a seguito del maltempo. Nelle settimane precedenti si è intervenuto sul rio di Quarto, sul Valmanera, oltre che sul Versa, anche per una pulizia radicale dalla vegetazione. Dall’alluvione del 2004 sono stati effettuati quasi tutti i grandi interventi strutturali per la messa in sicurezza della Città: gli argini, i ponti stradali di corso Savona e viale Don Bianco, etc. Tra i grandi interventi mancano ancora all’appello due infrastrutture: il ponte ferroviario della linea Torino Genova sul Borbore e il ponte di corso Alessandria sul Versa.
La Città si sta impegnando per riuscire a sbloccare anche tali due interventi. Per quanto riguarda la messa in sicurezza del Versa, che interessa aree per lo più non ancora edificate, e quindi pone anche meno preoccupazioni, l’amministrazione ha rispolverato una vecchia convenzione stipulata con i proprietari delle aree che fronteggiano il corso d’acqua e si confida di riuscire a definire, in pochi mesi, un crono-programma di interventi per la realizzazione delle opere necessarie mediante opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri.
Più complessa la problematica del ponte ferroviario sul Borbore, che interessa la zona sud della Città (corso Don Minzoni e aree limitrofe): per l’entità stratosferica dei costi il ponte ferroviario evidentemente non può essere ricostruito con risorse locali. Anche su questo fronte però, la Città e la politica locale è attiva nelle opportune sedi per sollecitare il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione del progetto.
Sabato 18 ottobre, oltre all’intervento in corso Volta sul rio Valmanera, sotto il coordinamento della protezione civile della Regione Piemonte, vengono anche effettuati due attività straordinarie sul Borbore, in frazione Revignano e sul Tanaro nei pressi del ponte di corso Savona, sempre volti a disboscare la vegetazione cresciuta in alveo.
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