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Ivrea, l’autopsia rivela: Florica sgozzata poi fatta a pezzi. I nonni: ”I bambini senza un futuro”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Florica Boicu Ninzat

Florica Boicu Ninzat

Sono stati resi noti i risultati dell’autopsia effettuata sui resti di Florica Boicu, la donna scomparsa da Ivrea lo scorso giugno il cui corpo fatto a pezzi è stato ritrovato pochi giorni fa sepolto nella cantina della stessa abitazione. I dettagli non possono che aggiungere orrore all’orrore: la 35enne è stata sgozzata con una coltellata alla gola, e in seguito il cadavere sezionato (Jonel Agaviloaei, il marito nel frattempo suicidatosi, di mestiere faceva il macellaio, cosa che aumenta i sospetti a suo carico circa l’omicidio). Nulla di particolarmente nuovo è dunque emerso, semmai sono arrivate conferme.

La coppia aveva due bambini, un maschio e una femmina rispettivamente di 11 e 6 anni, che da qualche tempo si trovavano presso i nonni nel paese natio dei due, Hlipiceni. Tremila anime vicino al confine moldavo, immerse nella povertà assoluta; i genitori della madre vivono in una baracca. Impossibile raccontare ai piccoli quel che è accaduto a 2000 km da qui, laddove i genitori erano dovuti andare per trovare un po’ di speranza, “perchè qui – racconta una disperata nonna – non c’è nulla di nulla, mentre in Italia erano riusciti a lavorare. Si amavano”, dice, anche se pare che recentemente l’alcool fosse entrato con troppa frequenza nel modesto appartamento di via Guarnotta. Ora i nonni temono che i bambini non abbiano un futuro: loro percepiscono una pensione pari a 89 euro mensili, sono molto anziani, e scomparsi loro i piccoli si ritroveranno solo. Due volte vittime della follia del padre.

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