Economia
Azimut, via 49 dipendenti ad Avigliana, sostituiti da interinali; l’azienda: ”E’ una misura minima”
E’ uno dei vanti della città dei laghi, lo stabilimento Azimut-Benetti, fra le punte di diamante della produzione nautica italiana. Ma per la prima volta da molti anni, i vertici dell’azienda hanno annunciato una riduzione del personale, riduzione che per le sue modalità scatena le ire dei sindacati. Ci sono infatti 49 esuberi dichiarati, tutti fra impiegati e operai non addetti alla produzione, mentre 32 interinali entrerebbero con un contratto di sei mesi nei reparto di assemblaggio. Le varie sigle sindacali chiedono altre misure, come il part-time, il trasferimento ad altre sedi o – extrema ratio – lo spostamento sui cicli produttivi degli stessi dipendenti che si intende licenziare. Per questo e per altri motivi domani i lavoratori sciopereranno per otto ore.
Dal canto suo, la dirigenza Azimut si difende con forza. “Seconda le ultime stime di Ucina – Confindustria Nautica”, dicono, “il settore è passato da un fatturato di 6,2 miliardi di euro nel 2008 a uno di 2,4 nell’anno in corso. Un crollo, con il numero di addetti complessivamente ridotto del 50%; noi invece metteremo in mobilità 48 dipendenti su un totale di 2000. E’ una misura minima”. L’azienda vuole poi anche smentire un’altra informazione divulgata dai sindacati, secondo i quali lo stabilimento di Avigliana non avrebbe nessuna garanzia sul proprio futuro da parte della proprietà: “La sede resta assolutamente strategica”, la precisazione, “tanto è vero che vi abbiamo trasferito la produzione di ben due nuovi modelli per la stagione 2014-2015”. Il confronto tra le parti, comunque sia, è solo agli inizi.
Oggi giornata di sciopero ad Avigliana
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