Cronaca
Il 5 dicembre tornano in piazza i Forconi: “Non faremo prigionieri”
Vogliono portare a termine quello che avevano iniziato lo scorso 9 dicembre quando, con blocchi stradali dalle prime ore del mattino, avevano paralizzato molte città italiane mentre a Torino si verificavano gli scontri più violenti sotto il palazzo della Regione in piazza Castello. Ieri, dopo mesi di polemiche e divisioni, gli esponenti del coordinamento 9 Dicembre si sono ritrovati Pontinia (Latina) per fissare nel prossimo venerdì 5 dicembre “l’inizio delle ostilità contro l’attuale regime politico, che ha usurpato la nostra Costituzione e i nostri diritti”. Alla guida dei tanti partecipanti giunti dai presidi di tutta Italia c’è il portavoce nazionale Danilo Calvani, l’agricoltore laziale che, nelle giornate di protesta dell’anno scorso, aveva diviso i manifestanti tra polemiche e ironia presentandosi al comizio di Torino a bordo di una Jaguar. Calvani, che dalla sua pagine Facebook invita tutti gli italiani a tenersi pronti alla mobilitazione, conclude il suo intervento con l’avviso che quest’anno “non si faranno prigionieri”. Il Coordinamento 9 dicembre, si legge nel comunicato su internet, concederà quattro giorni di tempo al Governo per dimettersi e “lasciare libere dalla loro presenza corrotta e pericolosa, le nostre Istituzioni”. Le grandi incognite restano sul numero di adesioni che riusciranno a ottenere con il passaparola online e soprattutto se sapranno coordinare i manifestanti impedendo che il tutto degeneri nuovamente in atti di violenza.
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