Asti
Asti, 1milione e mezzo di euro destinati a opere pubbliche e a chi rischia di perdere la casa
“Pensiamo alle cose, ma anche alle persone”: così Vincenzo Calvo, presidente della commissione servizi sociali ha commentato in consiglio comunale la variazione di bilancio che ha destinato 1 milione e mezzo di euro di fondi europei a opere pubbliche, ma ha anche stanziato cifre importanti per persone in difficoltà economica. La voce più importante è quella relativa agli indigenti che stanno perdendo la casa: 25mila euro verranno impiegati per contattare i proprietari degli alloggi e ottenere proroghe degli sfratti, in attesa di trovare soluzioni alternative per gli inquilini (sono tra l’altro in arrivo 18 alloggi dell’Atc, che saranno consegnati nelle prossime settimane).L’impegno a rimpinguare il fondo per il contrasto all’emergenza abitativa è uno degli aspetti su cui più volte è tornato a discutere Fabrizio Brignolo, sindaco Brignolo e Pier Marco Vercelli, assessore Servizi Sociali, con Cgil, Cisl e Uil. I 25mila euro si aggiungono al precedente stanziamento di 70mila euro riconosciuti alla Città dalla fondazione cassa di risparmio, finalizzato alle politiche di sostegno all’abitazione.
“Stiamo vivendo un momento drammatico per la nostra economia – raccontano Brignolo e Vercelli – che si traduce in un numero sempre maggiore di persone che non riescono a far fronte al canone di affitto: con uno sforzo estremo stiamo affrontando le emergenze una per una e, per il momento, a differenza di quanto accade in altre città, ad Asti riusciamo a garantire che nessuno debba dormire per strada” commentano il sindaco Brignolo e l’assessore Vercelli. Un altro stanziamento di 10mila euro sarà destinato all’attivazione di “borse lavoro”: tirocini formativi che danno un po’ di sollievo economico (400 euro al mese) e un’occasione di formazione professionale ai disoccupati.
Uno stanziamento di 5mila euro va, infine a ripianare il fondo per gli affidamenti dei minori: “in questi anni siamo riusciti a spostare in famiglia molti ragazzini che prima erano in comunità; in questo modo l’amministrazione spende meno e riesce a seguire un numero maggiore di casi difficili e sicuramente i giovani si trovano in un ambiente più accogliente, perché famigliare” spiegano sindaco e assessore. In tutto i servizi sociali astigiani erogano contributi in aiuto ai bisognosi di ogni genere (anziani, disabili, minori, disoccupati, sfrattati, etc.) per circa 6 milioni di euro in un anno.
“Questo sforzo economico – concludono sindaco e assessore – a carico dei cittadini astigiani, aggiunto alla grande opera prestata dalla chiesa e dalle associazioni di volontariato, è quello che consente di fronteggiare una crisi economica spaventosa che, in assenza di una adeguata rete sociale, potrebbe assumere contorni ancor più drammatici”.
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