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Taglio treni Torino-Aosta: un coro di proteste alla vigilia dell’incontro a Roma

Redazione Quotidiano Piemontese

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trenoNon si placano le proteste dopo l’annuncio da parte di Trenitalia di voler tagliare, a partire dal 5 ottobre, i treni tra Torino, Aosta e Pré Saint Didier da 89 a 37. Alla vigilia dell’incontro a Roma tra l’assessore valdostano ai Trasporti Aurelio Marguerettaz e il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, si susseguono le prese di posizione. “Il taglio delle corse ferroviarie tra Aosta e Torino annunciato dal prossimo lunedì penalizza il Canavese ed Ivrea e questo è il presupposto peggiore per costruire una Città metropolitana forte non solo nel capoluogo, ma anche nelle valli” ha dichiarato il vicepresidente della Provincia di Torino, Alberto Avetta. “Dalla Regione Piemonte ho ottenuto conferma che intendono risolvere il problema e questo mi conforta – aggiunge Avetta – perché anche la Regione Valle d’Aosta da tempo auspica un confronto con il Piemonte. La costruzione del nuovo ente metropolitano parte anche dai servizi essenziali come la garanzia del trasporto pubblico”.

Netto anche il giudizio di Legambiente che sulla vicenda si schiera a fianco delle “vittime dello scaricabile tra enti pubblici”: i pendolari. “La situazione in cui versa la tratta ferroviaria Torino-Aosta, lenta come quando venne inaugurata alla fine del 1800, rasenta ormai il ridicolo – ha sottolineato Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta -. Oltre ai crediti vantati da Trenitalia pesano sulla quotidianità dei pendolari le non risposte sull’ammodernamento della linea, anche a fronte di finanziamenti già previsti, e l’ostinazione con cui la Regione Valle d’Aosta ha deciso di riaprire per la terza volta, in questo caso attraverso trattativa privata, la partita per l’acquisto di 5 treni bimodali. Una strada cieca dato che il problema della linea resta di tipo strutturale. Ci auguriamo quindi che si sia arrivati all’ultima puntata di una telenovela che ogni giorno ha come vittime incolpevoli i pendolari”. L’associazione, ha inoltre annunciato, che “per far sentire la voce dei pendolari, degli studenti, degli utenti e dei cittadini Legambiente aderisce al presidio di protesta promosso dall’associazione Pendolari Stanchi VDA in programma giovedì 2 ottobre alle ore 17 in Place Des Franchises ad Aosta”.

“I tagli prospettati – si legge nella convocazione del presidio – renderanno inutilizzabile la ferrovia per migliaia di cittadini valdostani e piemontesi rendendo, di fatto, la nostra regione isolata in una fase delicatissima della vita socio-economica delle nostre comunità. Nessuno mette in dubbio i diritti del fornitore del servizio ma è scandaloso che Stato, Regione e Azienda, pur essendo tutti e tre, in forme diverse, soggetti riconducibili a responsabilità pubbliche non trovano le modalità per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini. Questi tagli sono inaccettabili! Regione, Stato e Trenitalia – concludo i pendolari – trovino una soluzione definitiva! Basta con le minacce, i ritardi e gli scaricabarile”.

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