Economia
Piemonte, balzo Irpef: 53 € in più a testa, ”Colpa del deficit sanitario”. E nel 2015 crescerà ancora
L’addizionale Irpef per l’anno 2014 sarà più bassa rispetto alla precedente in due regioni italiane (Abruzzo e provincia autonoma di Bolzano), resterà invariata in 13 regioni e aumenterà solamente in 6 di esse; fra queste ultime, il Piemonte. Non solo: la nostra regione è quella che applicherà il secndo aggravio per entità: in soldoni, si parla di 53 euro a testa (in media) per l’imposta sulle persone fisiche per ogni contribuente piemontese. Complessivamente, nel Lazio ogni cittadino pagherà (sempre in media) 548 euro di Irpef, in Piemonte e Campania 442 euro, in Molise 421 e in Calabria 405, secondo quanto emerge da una ricerca della Uil.
Cos’hanno in comune queste regione? Il fatto di essere alle prese con un forte deficit sanitario. E’ questa l’unica ragione a spostare gli equilibri di questa tassazione. Il prossimo anno non si annuncia certo più roseo: sarà quello in cui andrà a regime il federalismo fiscale, e se ora l’aliquota massima è fissata al 2,33%, ora le singole regioni avranno facoltà di alzarla di un ulteriore punto percentuale, fino al 3,33%. Non solo: se il Governo confermerà i vari tagli alla Sanità che intende applicare, questo comporterà ulteriori aumenti Irpef da parte delle regioni (qualcosa quantificabile come 95 euro a testa). Difficile pensare che cifre di questa entità siano sopportabili, per molti contribuenti.
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