Cronaca
Si riaprono le indagini sull’omicidio di Bruno Caccia, la sua morte legata alle indagini Casinò di Saint Vincent
Ripartono le indagini sull’omicidio di Bruno Caccia, il capo della Procura della Repubblica di Torino ucciso il 26 giugno del 1983. L’avvocato Fabio Repici, il legale che assiste i tre figli di Caccia, ha presentato alla Procura della Repubblica di Milano una nuova denuncia in cui indica in due mafiosi gli assassini del procuratore capo di Torino. I due presunti omicidi sono Rosario Pio Cattafi, 62 anni, attualmente detenuto e Demetrio Latella, detto Luciano, 60 anni, che in questo periodo è semilibertà. I nuovi indizi verranno illustrati il 3 ottobre a Milano in un incontro organizzato dal presidente della Commissione Antimafia del comune di Milano David Gentili e Mario Vaudano, il magistrato torinese che, nel ruolo di giudice istruttore, coordinò l’inchiesta sullo scandalo petroli. Vaudano è stato indicato come consulente tecnico dall’avvocato Repici per le sue competenze in materia di criminalità organizzata finalizzata al riciclaggio. Secondo l’avvocato Repici e la famiglia Caccia l’uccisione di Bruno Caccia è legata alle indagini sul Casinò di Saint Vincent e sul riciclaggio dei soldi provenienti dai riscatti dei sequestri di persona messi a segno in quegli anni dalla malavita organizzata.
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