Cronaca
La posizione di Chiamparino archiviata per l’inchiesta sui Murazzi, ma resta il problema delle firme disconosciute a supporto della sua lista
La posizione di Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte è stata archiviata definitivamente dal gip Giorgio Potito , che ha accolto la richiesta del pm Andrea Padalino a riguardo del reato di abuso d’ufficio nell’inchiesta della procura di Torino sulla gestione dei locali del lungo Po dei Murazzi. L’inchiesta sui Murazzi è sfociata in quattordici richieste di rinvio a giudizio, una delle quali è per Cesare Vaciago, ex city manager Comune di Torino. Sergio Chiamparino è però al centro di una bufera politico giudiziaria che riguarda le firme a sostegno della sua lista da parte di ignari sostenitori che, convocati in Procura, negano di aver sottoscritto la candidatura.
L’inchiesta è stata aperta dai pm Patrizia Caputo e Stefano Demontis dopo l’esposto presentato dall’europarlamentare leghista Mario Borghezio su presunte irregolarità nella raccolta delle firme per la presentazione di tre formazioni all’interno alla coalizione del centrosinistra: la lista regionale Chiamparino presidente e le liste provinciali Partito democratico e Chiamparino per il Piemonte.
Sono state interrogate numerose persone tra quelle negli elenchi presentati all’ufficio elettorale e in diversi casi i testimoni non hanno riconosciuto come propria la firma apposta accanto al loro nome. In altri casi, invece, le irregolarità riguarderebbero la mancanza di un documento di identità.
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