Cronaca
Mense scolastiche a Novara: operatrici sul piede di guerra dopo i tagli al personale
Mancati rinnovi, trasferimenti e riduzioni d’orario. E’ l’amara sorpresa che il ritorno al lavoro ha riservato alle operatrici del servizio mense scolastiche a Novara. La ditta vincitrice del nuovo appalto ha deciso di introdurre il self service e alcuni pasti precotti con un conseguente taglio del personale: sedici contratti a termine non sono stati rinnovati, otto operatrici verranno trasferite a Caresanablot e ad altre 120 rimaste saranno ridotte le ore di lavoro, con tagli attorno al 30 per cento medio (in alcuni casi ancor di più). “Nell’appalto sono inserite clausole di risparmio che hanno portato il rapporto tra operatori e utenti da 1 a 35 alunni a 1 ogni 70” denunciano i sindacalisti Attilio Fasulo (Cgil), Luca Trinchitella (Cisl) e Giuseppe Ballato (Uil) che hanno incontrato i dirigenti del Municipio di Novara e l’azienda. Nel frattempo le operatrici, che nei giorni scorsi si sono riunite alla Camera del Lavoro, sono sul piede di guerra e non si escludono forme di protesta che potrebbero ritardare l’avvio del servizio. “C’è grande rabbia tra le lavoratrici e non è detto che tutto parta in modo regolare” hanno concluso i sindacalisti.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese