Ambiente
Vivere vicino ad un aeroporto può causare disturbi del sonno e ipertensione
Fastidio per il rumore, disturbi del sonno, innalzamento della pressione fino a qualche caso di infarto. E’ quanto emerge dallo studio epidemiologico SERA (Studio sugli Effetti del Rumore Aeroportuale) che ha puntato a valutare l’impatto che la presenza di rumore aereo nei pressi degli aeroporti può avere sulla salute delle persone che risiedono per molto tempo nelle vicinanze. Lo studio ha coinvolto sei aeroporti italiani tra cui il sito di Torino-Caselle. Oltre all’aeroporto subalpino sono stati analizzati quelli di Pisa-San Giusto, Venezia-Tessera, Milano-Linate e Milano-Malpensa, Roma-Ciampino.
Per quanto riguarda i sei scali “l’impatto complessivo del rumore emerso dallo studio è rilevante” fa sapere Arpa Piemonte che in una nota scrive: “Dall’analisi complessiva dello studio SERA è emersa un’associazione statisticamente significativa tra rumore aeroportuale notturno e delle prime ore del mattino e la pressione arteriosa massima (+ 6,3 e + 4,7 millimetri di mercurio, rispettivamente) nei soggetti residenti nelle aree più rumorose (65 decibel o più) rispetto alle aree meno rumorose”.
“Quantificando i risultati in termini numerici – si legge ancora nella nota – lo studio ha permesso di calcolare che tra i 5.510 abitanti residenti nelle aree oltre i 55 decibel vi sono 222 casi di ipertensione dovuta al rumore aeroportuale, con almeno 1 infarto cardiaco tra i 3.499 residenti nella fascia più rumorosa (oltre i 60 decibel). Rilevante è, infine, il dato dell’annoyance (fastidio) e dei disturbi del sonno. Tra gli 8.596 residenti nella fascia superiore a 50 decibel si stimano che siano 1.517 le persone seriamente infastidite dal rumore degli aerei e 764 le persone con disturbi del sonno dovuti al rumore aeroportuale”.
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