Economia
De Tomaso, finita la cassa integrazione. Adesso si cerca una nuova proroga (e una soluzione)
Dopodomani lo “stop” sarà definitivo: fine della cassa integrazione, già rinnovata lo scorso maggio, per gli ex dipendenti della De Tomaso. Quattro mesi che, di fatto, non sono serviti a nulla (se non a erogare i fondi della cig ai lavoratori): al netto di alcune manifestazioni d’interesse rimaste nell’ambito delle parole, nulla si è mosso per la gloriosa azienda automobilistica di Grugliasco. Una speranza lontana, in tutti i sensi, è quella che arriva dalla Cina, con la commessa che il premier Renzi giura di avere strappato e che potrebbe – forse, chissà – arrivare fino a Torino e alla sua cintura.
Poco più di un sogno, per il momento, mentre per gli uomini e le donne che qui lavoravano, e per le rispettive famiglie, il pensiero non è in grado di volare così in là nel tempo: si limita al domani. E proprio per le più stringenti esigenze, giovedì si terrà un incontro fra Ministero del Lavoro, Ministero dell’Economia, Assessorato al Lavoro del Piemonte e omologo della Toscana, e sindacati. Obiettivo: prorogare ulteriormente la cassa integrazione. Se si riuscirà a centrare questo obiettivo minimo, ci si augura al tempo stesso che lo si accompagni a qualche strategia di rilancio, e non lo si utilizzi solo come “tappabuchi”.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese