Piemonte
Juventus partita per la tournée asiatica, Allegri preoccupato per una preparazione fisica deficitaria
La Juventus ha preso il volo poco dopo l’1 di questa notte, direzione est. Così come le esigenze economiche e di marketing vogliono, i bianconeri passeranno la propria estate di preparazione in Oriente, tra Singapore, Malesia e Australia. Tre partite con squadre dal livello inesistente (selezioni dei migliori giocatori del campionato indonesiano, malese e australiano, a cui si aggiungerà anche Del Piero), una settimana scarsa per allenarsi a Sidney, 35.000 chilometri da percorrere e tre condizioni climatiche completamente differenti, dal caldo-umido dell’estate di Giacarta, all’inverno temperato del Nuovo Galles. Sacrifici che il presidente Andrea Agnelli ha spiegato a tecnico e giocatori prima della partenza: sono investimenti a lungo termine per conquistare il mercato asiatico e lanciare il brand Juventus anche da quelle parti: “Se arrivano più soldi, arriveranno anche giocatori più forti”. Ipotetici bilanci futuri a parte, il consuntivo di questa pre-season bianconera preoccupa molto i tifosi e lo stesso tecnico Massimiliano Allegri. La Juve rischia di partire con l’handicap e di ritrovarsi poi a gennaio senza benzina nelle gambe: la società, infatti, ha imposto questa tournée nel pieno della preparazione e, a differenza della Guinness Cup a cui hanno partecipato negli States Inter, Roma e Milan (in cui le strutture e le tempistiche sono ottimali), si sono privilegiate le esigenze commerciali ai carichi di lavoro fondamentali in questo periodo dell’anno. Inoltre, a differenza di quasi tutte le altre squadre, i bianconeri hanno svolto la prima parte del loro ritiro a Vinovo e non in alta quota, condizione indispensabile per una preparazione fisica adeguata prima dell’inizio del campionato. Il sorriso di Allegri è sempre più tirato.
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