Altro che spending review, a luglio lo stipendio dei consiglieri è aumentato – le foto dei cedolini

Fonte beppegrillo.it

Ci hanno pensato i consiglieri Davide Bono e Giorgio Bertola del M5s a riattizzare un fuoco che da sempre cova tra i focolai dell’indignazione pubblica. Gli stipendi dei politici piemontesi, nonostante il periodo di austerità e le promesse elettorali, sembrano essere addirittura aumentati. I due esponenti pentastellati hanno pubblicato online i cedolini dei loro stipendi, mostrando a tutti che a luglio la loro busta paga è più gonfia che in passato: circa 8.000 euro, frutto di un aumento medio tra i 1.300 ed i 1.600 euro. Soldi aggiuntivi derivanti dall’abolizione del versamento del 25% che in passato la Regione Piemonte tratteneva per il vitalizio destinato agli over65, poi abolito. A luglio, invece, nonostante il presidente Sergio Chiamparino avesse annunciato una spending review che coinvolgesse anche le indennità dei consiglieri, riportandole allo stesso livello di quanto guadagna il sindaco torinese (modus operandi voluto anche dal premier Renzi), un consigliere senza indennità di funzione arriva a guadagnare oltre 8.000 euro, un capogruppo o presidente di commissione anche più di 9.000.
Bono e Bertola, nel loro comunicato, chiedono la riduzione dello stipendio ai consiglieri regionali a non più di 4.500 euro e l’eliminazione dell’indennità di fine mandato. Già, perché coloro che appartenevano anche alla legislatura precedente, a luglio si sono trovati in busta paga anche questo corposo bonus che, per qualcuno, vuol dire aver ricevuto a fine mese un bonifico di quasi 30mila euro.

Nella prima immagine (in alto a destra), il cedolino del mese di luglio 2014, da confrontare con quello di aprile (qui sotto). Un incremento non da poco.

Fonte beppegrillo.it

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