Alessandria
Terzo Valico, è l’ora degli espropri. Ma la polizia deve lanciare lacrimogeni su NoTav e oppositori
Gli espropri non sono mai piacevoli: terreni, su cui sono magari impiantate coltivazioni, o che semplicemente vengono tramandati nelle generazioni, diventano d’un colpo proprietà dello Stato, anche se normalmente si tratta di una necessità votata al superiore bene comune. Non sono comunque così pronti ad abbandonarli molti residenti delle zone dove dovranno proseguire i lavori ferroviari del cosiddetto “Terzo Valico”: le zone intorno ad Arquata, a Libarna, a Pozzolo e a Serravalle hanno infatti visto stamattina decine di oppositori della “grande opera” frapporsi tra i tentativi del Cociv di entrare in quegli appezzamenti e i terreni stessi. Le forze dell’ordine sono ricorse al lancio di lacrimogeni sui manifestanti, e ci sono stati momenti di autentica tensione; la situazione si sta pian piano “normalizzando” proprio ora.
A Moriassi di Arquata, invece, gli agenti n assetto anti-sommossa hanno effettuato anche delle cariche contro chi si opponeva agli espropri. A proposito di questi ultimi, il movimento dichiara che “pur di raggiungere un accordo bonario, son arrivati a offrire ai proprietari addirittura cinque volte il valore dei terreni. Soldi, lo ricordiamo, interamente pubblici, che dovrebbero essere usati per scopi ben più nobili”. Tra i primi rappresentanti della politica a commentare i fatti di stamattina, il deputato M5S, Laura Castelli, che parla di “opere inutili, infiltrazioni mafiose e collusioni con la politica”.
Il video degli scontri
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