Ambiente
Alpi: Legambiente assegna le bandiere nere e verdi alle montagne piemontesi
Le Alpi, gioiello unico e troppo spesso oggetto di una cattiva gestione del territorio e di abusi edilizi, sono le protagoniste della Carovana delle Alpi che dal 2002 attraversa l’intero arco alpino per difendere e valorizzare l’immenso patrimonio naturale e culturale custodito in questi luoghi. Per il tredicesimo anno, Legambiente consegnerà le bandiere nere e quelle verdi per denunciare gli abusi e premiare chi valorizza, con progetti di tutela e salvaguardia, la bellezza dei territori montani. Quest’anno sono otto le bandiere nere che l’associazione ambientalista dà ai nemici della montagna, per i danni causati al territorio da amministrazioni e società. Delle 8 bandiere nere, una è stata assegnata al Piemonte. Non mancano però le buone pratiche ecosostenibili e le idee positive per uno sviluppo locale green, come testimoniano le dieci bandiere verdi assegnate, delle quali 2 in Piemonte.
Tra le bandiere nere contenute nel dossier realizzato dall’associazione ambientalista, una va al Comune di Exilles (TO) per la perseveranza con cui opera nell’intento di trasformare il piano regolatore, adibendo a zona edificabile la frazione Cels: un terreno instabile e soggetto a forte rischio di alluvioni. Le ripetute segnalazioni da parte delle associazioni ambientaliste, degli esperti del settore e della Regione Piemonte non sono state prese in considerazione dal Comune che prosegue nell’intento di distruggere e contaminare un ambiente naturale che non può sostenere l’impatto di un intervento umano di così vasta portata senza tenere in considerazione le conseguenze derivanti dal consumo di suolo.
La Carovana delle Alpi va anche alla ricerca di progetti di tutela e salvaguardia della più grande catena montuosa d’Europa per premiare con le bandiere verdi l’impegno di quanti hanno mosso passi significativi verso uno sviluppo di qualità. In Piemonte sono due le bandiere verdi assegnate quest’anno. Una va all’associazione Sassi Vivaci per la promozione del turismo sostenibile e di una nuova concezione di vivere il Monviso attraverso il progetto “Altramontagna”. Nell’anno in cui le terre del Monviso vengono riconosciute dall’Unesco “Riserva della Biosfera”, questo approccio non può che essere la giusta strada per far conoscere una realtà che da sempre si è contraddistinta per le sue eccellenze e la sua bellezza. Guadagna la seconda bandiera verde piemontese “Baci da Cantamerlo”, un progetto di rigenerazione di una borgata nel Comune di Gravere (TO) promosso dalle associazioni Esalp ed Etinomia. A caratterizzare il progetto valsusino sono l’approccio partecipato e le sue finalità quali la riduzione del consumo di suolo, la riqualificazione e la maggior inclusione sociale, elementi che Legambiente intende premiare e promuovere. Degno di menzione anche il lavoro svolto dal comitato TST Bagni di Vinadio (CN) per l’impegno e la costanza dedicati alla tutela e allo sviluppo locale, e per l’impegno civile dimostrato nel corso delle proteste contro la costruzione di impianti idroelettrici fortemente impattanti per il territorio.
“Il grande patrimonio naturalistico e paesaggistico delle nostre montagne viene ancora oggi messo a rischio dalla cementificazione selvaggia e da logiche di sfruttamento del territorio poco sostenibili e poco lungimiranti – dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta -. Ancora una volta con il dossier di Carovana delle Alpi vogliamo mettere in luce le due facce di chi opera sulle nostre montagne: da una parte chi perpetra scempi naturalistici in nome di una concezione di sviluppo vecchia e che porta solo nuovo cemento e dall’altra – conclude Dovana – quelle comunità di cittadini e operatori turistici che hanno ben chiaro che il futuro della montagna e di chi ci vive e lavora passa inevitabilmente dal rispetto delle sue bellezze e caratteristiche principali, che vanno preservate e valorizzate”.
Per leggere il dossier e il calendario completo degli appuntamenti visitare il sito: www.legambientepiemonte.it/carovana.htm
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