Cultura
Rocky Horror Show al Gruvillage – fotogallery
Il tempo, questa volta, è stato clemente e per la serata horror del GruVillage 2014 la pioggia si è finalmente fatta da parte lasciando spazio ad una fresca serata estiva a fare da cornice ad uno dei migliori musical ai quali abbia mai assistito. Undici attori, sei ballerini e una band di cinque elementi hanno dato vita ad uno spettacolo tra i più entusiasmanti e famosi del genere horror: il musical in due atti tratto da The Rocky Horror Show di Richard O’Brien. Lo spettacolo, una splendida e coinvolgente rivisitazione in chiave moderna, ma assolutamente fedele all’originale, del musical rock per eccellenza, aveva già registrato il sold out nella sua anteprima al Teatro Nuovo di Milano. Un tutto esaurito che si è replicato anche per la serata di Torino.
Gli attori hanno alternato scene di canto – lasciate rigorosamente in lingua originale – a scene recitate, in italiano; i ballerini hanno fatto da sfondo quasi ad ogni scena con delle coreografie mozzafiato, sinuose e ammalianti. A questo scenario, già di per sé spettacolare e accattivante, si è aggiunta una band composta da cinque elementi (due chitarre, un basso, doppia tastiera e una batteria) che ha ulteriormente fatto da cornice a suon di musica rock e cori eseguiti interamente dal vivo a quello che fin dalle prima scene era chiaro che sarebbe stato uno spettacolo che avrebbe meritato la standing ovation.
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A rendere il tutto ancora più unico e, decisamente più divertente, è stata la scelta di affidare al pubblico una partecipazione attiva per gran parte dello spettacolo: ai presenti sono infatti stati forniti alcuni oggetti necessari allo spettacolo e per mezzo dei quali hanno avuto modo di intervenire direttamente nella recitazione, come ad esempio nella scena del viaggio in auto di Janet e Brad o con la battuta che ha accompagnato tutte e due le ore di spettacolo “Dottor Scott …. Whoooo”.
La recitazione, la mimica, la gestualità, le espressioni e le movenze di ogni singolo attore, ballerino, musicista o corista che è salito sul palco ha sicuramente meritato la standing ovation che il pubblico ha riservato in chiusura di spettacolo: Janet e Brad, uno strepitoso Frank-N-Furter (lo scienziato pazzo in versione transessuale che, ispirato al barone Frankenstein dà vita alla “sua” creatura: il biondissimo e muscolosissimo Rocky) l’inquietante Riff Riff, Magenta, Columbia e poi ancora i ballerini, il Dottor Scott, Eddie il motociclista, e poi lui, il Criminologist, il narratore e guida della storia che appare di tanto in tanto per accompagnarci nel viaggio del, e qui mi devo ripetere, più bel musical che abbia mai visto.
E allora non ci resta che ascoltare ancora nella nostra mente la voce narrante e farci nuovamente accompagnare in questo viaggio “horror” e … “it’s just a jump to the left and then a step to the right, put your hand on your hips … You bring your knees in tight … but it’s the pelvic thrust that really drives you insane” e sulle note di Time Warp “Let’s do the Time Warp again”.
Federica Manzin
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