Seguici su

Cronaca

Depositata la relazione sulla prima tranche dell’inchiesta sulla spesopoli delle circoscrizioni di Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

circoscrizioni-torinoL’ inchiesta sulla mala politica nelle circoscrizioni di Torino è arrivata a un primo punto fermo con il deposito da parte della Guardia di Finanza della relazione che ripercorre l’indagine sui rimborsi ottenuti dai consiglieri di circoscrizione. Secondo quanto indagato era prassi fare assemblee di quartiere fantasma, in modo che i consiglieri potessero prendere il rimborso previsto per le stesse oppure la pratica di  assemblee a cui i convocati dichiaravano di essere presenti anche se erano altrove. La Guardia di Finanza ha posto l’attenzione su diverse circoscrizioni, in particolare sulla numero cinque nel periodo a cavallo tra il 2011 ed il 2013 quando presidente della stessa Paola Bragantini, ora deputata del Pd. Il sistema delle circoscrizioni di Torino, permette ai consiglieri di ottenere un rimborso di 60 euro per la partecipazione ai consigli di circoscrizione alle giunte ed alle riunioni delle commissioni  convocate in orario d’ufficio. Secondo quanto emerge dal rapporto ci sarebbe una incongruità tra i gettoni di presenza ottenuti dai consiglieri e le localizzazioni dei loro telefoni cellulari, spesso trovati a chilometri di distanza dal luogo dell’assemblea a cui dovevano in teoria essere presenti. Un’altra parte dell’inchiesta riguarda i rimborsi chilometrici per chi abita lontano dalla sede della circoscrizione:  sono emersi casi di consiglieri che avevano spostato la residenza a quasi 300 chilometri da Torino per rendere più ricche le loro entrate. L’ipotesi di reato che si configurerebbe è di  truffa ai danni di ente pubblico, ma al momento non ci sono ancora indagati.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese