Economia
Regione, Chiamparino taglia le direzioni: da 16 a 10. Il PD: ”La Giunta precedente non ha fatto nulla”. Ma M5S attacca: ”Assunzioni e precari?”
Arrivano tagli a cadenza settimanale, da parte della nuova Giunta regionale del Piemonte. Oggi è il turno delle direzioni regionali, che da 16 che erano diventeranno 10. Non solo, alcune delle superstiti saranno “declassate”: tre sono definite “di staff” e avranno un ruolo di coordinamento (Bilancio, Attività Istituzionali, Capo di Gabinetto), mentre le sette rimanenti sono dette “di linea” (Sanità, Coesione Sociale, Trasporti, Ambiente, Agricoltura, Competitività del Sistema Regionale, Cultura). Complessivamente, la riforma (che si spera di rendere operativa dall’autunno) dovrebbe portare un risparmio alle casse regionali di 1,3 milioni di euro.
Le prime dichiarazioni delle maggioranza esprimono soddisfazione venata di polemica: “La precedente Giunta ci accusa di essere lenti mentre loro sono sarebbero rock, quando loro non hanno fatto niente”, dice Aldo Reschigna, PD. Questa riforma è stata progettata e varata in un mese, e a ogni seduta vengono presi provvedimenti per snellire l’apparato regionale”. Sulla nuova figura – testé introdotta – del segretario regionale, Ferraris (Moderati) illustra come “uno dei primi obiettivi che gli sarà assegnato sarà il riordino dei 131 settori regionali, prossimo passo che vogliamo compiere”.
L’opposizione però la vede diversamente. Per ora si è pronunciato con una nota solo M5S, sottolineando che “nulla è stato detto sulle nuove possibili assunzioni e soprattutto sul piano di stabilizzazione dei 200 precari della Regione Piemonte”. Continuano i grillini: “Su tutto svetta la “geniale” proposta di Chiamparino, già formalizzata in un disegno di legge: la creazione di un nuovo super – dirigente che affiancherà il Capo di Gabinetto (a cui vengono tolte tutte le competenze e quindi non si capisce cosa farà!), chiamato Segretario Generale o, per dirla all’albionica, Country Manager. Che fa pensare subito ad un altro super – manager tanto amato da Chiamparino, quando era sindaco di Torino, Cesare Vaciago, ora “promosso” a manager dell’Expo 2015, dopo il siluramento per gli scandali del 2012 e del 2013 in seguito alle vicende Concorso per dirigenti ed arcate dei Murazzi”.
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