Cittadini
Anche a Torino, Hollaback per fermare le molestie in strada. ”Spesso basta una battuta”
“Camminare da sola non è un invito a molestarmi”, recita uno dei messaggi colorati apparsi alcuni giorni fa sui viali del Parco del Valentino, a Torino. E’ una scritta, sì, ma una scritta che urla: la speranza è che con la forza di un urlo, appunto, la sentano coloro che si sentono in diritto di infastidire, molestare e quant’altro le donne. Non era chiaro chi fosse l’autore di questa iniziativa, che ora sappiamo essere stata presa da un’associazione, la Hollaback Italia. Nel 2005 nasce negli USA, nel 2012 anche nel nostro Paese per un’iniziativa femminile che si occupa di molestie in strada, e che presto dalle donne si allarga a raccogliere le storie di uomini, omosessuali, “il genere di appartenenza ci interessa poco”, dicono.
Il gruppo cerca di fare informazione, in particolare attraverso il proprio blog dove si raccolgono tante storie, sottolineando quanto sia importante reagire: “Spesso basta fare una battuta, a chi ci molesta, per fargli capire che non siamo oggetti che passano per la strada per il suo piacere ma siamo semplicemente per cavoli nostri”. Le scritte vergate il 5 luglio a Torino (l’attività si chiama “chalkwalk”) non si sono limitate in realtà al parco, ma in molti altri luoghi della città, colpendo con i propri messaggi chiari, diretti e forti. “You have the power to end street harassment”, “Possiamo fermare le molestie in strada”.
(foto Sara Cusatelli)
[imagebrowser id=915]
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese