Cronaca
Gli spacciatori ad un farmacista di San Salvario: “Ti proteggiamo noi, la polizia non serve a nulla”
“Ci siamo qua noi a proteggervi”. Non è la frase di un poliziotto di quartiere, ma la rassicurazione fatta al dottor Mauro Guzzinati, farmacista del quartiere San Salvario a Torino, da un gruppo di spacciatori della zona. “Non chiamate la polizia, ci pensiamo noi alla sicurezza del suo negozio e di sua moglie” gli hanno riferito i pusher di strada e lui, a malincuore, si trova a dover riconoscere che la realtà è proprio quella. Ad inizio giugno tre ragazzini slavi sono entrati nella sua farmacia e hanno iniziato a mettersi prodotti nelle tasche. Il titolare li ha visti e li ha costretti a restituirne buona parte, ma la risposta della pattuglia dei vigili urbani è un serafico “controlleremo”. Al contrario, uno spacciatore si avvicina, chiede se i ladri hanno mancato di rispetto a sua moglie e assicura: “ci parliamo noi con quelli, non vi disturberanno più”. E così avviene, con i pusher che si rifanno vivi quando un ladro scippa una signora in strada e in commissariato, dopo un processo per direttissima, non possono fare altro che condannarlo a tre giorni di firma obbligatoria. “Ci mancava solo che gli offrissero il caffè”, commenta il dottor Guzzinati. Il 17 giugno un nuovo episodio, con un ladro bloccato nel quartiere, una telefonata con il 113 che va per le lunghe ed il malvivente riesce a divincolarsi e scappare. Si rifanno vivi i pusher che garantiscono che quel tipo non tornerà più, ma, per favore, “non chiamate più la polizia, rovina gli affari. Alla sicurezza ci pensiamo noi”.
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