Gli operai del Tav votano Cgil, che si era pronunciata contro la realizzazione dell’opera

I 59 operai del cantiere Tav di Chiomonte, chiamati a votare per scegliere i propri rappresentanti sindacali, hanno a sorpresa scelto in massa la Cgil (ben 36 preferenze sulle 56 valide). “A sorpresa” perchè, nell’ultimo congresso locale, la sezione torinese del sindacato di Susanna Camusso aveva votato un ordine del giorno in cui si esprimeva la propria contrarierà alla realizzazione stessa dell’opera. Segnale forte, dunque, che arriva dal territorio, avverso alle logiche nazionali e della politica: “Le strumentalizzazioni seguite al congresso di Torino, evidentemente, non hanno scalfito il rapporto con i lavoratori”, dice il segretario generale torinese Dario Boni. ll riferimento è una certa campagna “sotterranea” che portò, poche settimane dopo il voto torinese, l’assemblea nazionale ad appoggiare la costruzione del treno Torino-Lione.
A margine, lo stesso Boni dichiara come, in caso di realizzazione dell’Alta Velocità, si esprimerà contrariamente all’ipotesi – ventilata da Mario Virano – di iniziare il tunnel dal versante francese per evitare contestazioni e militarizzazione: “Il fronte del no perderebbe la propria battaglia, e perderemmo lavoro perchè non ci sarebbero ricadute occupazionali sulla parte italiana”.

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