Cittadini
L’ultima idea anti-NoTav: scavare partendo dalla Francia. Virano: ”Tecnicamente è fattibile”
“Va valutata, l’idea, ma tecnicamente sarebbe fattibile”. Così si esprime Mario Virano, presidente dell’Osservatorio sull’Alta Velocità Torino-Lione, in merito all’ultima ipotesi avanzata nell’ambiente per la realizzazione del super-treno: scavare il tunnel di base, quei 70 km di montagna, partendo dal versante francese anzichè da quello italiano. Questo con il dichiarato obiettivo di evitare le proteste veementi che il movimento NoTav attua in continuazione verso tali lavori, interrompere la militarizzazione del cantiere e della Val di Susa, addolcire il clima almeno da questa parte delle Alpi. Ma anche evitare di bloccarsi una volta arrivati nel territorio comunale di Susa stessa, presieduto oggi dall’oppositore Plano: quando arrivasse quel momento, partendo dalla Francia, la sua esperienza come sindaco sarebbe ampiamente conclusa, visti i tempi previsti per l’opera. “In ogni caso deciderà il Cipe”, dice Virano. Le proteste contro la grande opera in territorio transalpino sono forti ma hanno un carattere molto più “istituzionale” (vi aderiscono politici e pensatori che coprono l’intero arco parlamentare e ideologico, dalla sinistra alla destra) e portato al dibattito, che non ai blocchi stradali e iniziative di fatto.
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