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Torino, caso-mense scolastiche: da settembre controlli coordinati dalla facoltà di Agraria e porte aperte (al sabato) nei centri cottura

Redazione Quotidiano Piemontese

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mense-scolastiche-torinoIl caso della chiusura da parte dell’Asl del centro di cottura che fornisce i pasti alle mense torinesi ha ovviamente scatenato scandalo tra i cittadini e reazioni sconcertate da parte degli amministratori. Al di là delle responsabilità e degli effettivi problemi che verranno accertati dalla magistratura, si registrano però iniziative annunciate questa mattina per fare in modo che problemi di questo tipo si possano verificare in futuro. Verrà incaricato un ente terzo, e nella fattispecie la facoltà di Agraria e Veterinaria dell’Università, di coordinare e supervisionare i controlli di chi produce i pasti per le mense scolastiche ed è pronto un decalogo per definire qualità dei pasti e sicurezza alimentare. Le novità riguardano ovviamente il prossimo anno scolastico e sono state svelate questa mattina dall’assessore comunale di Torino, Mariagrazia Pellerino. “Da oggi si apre una nuova pagina della ristorazione scolastica. Quello che è accaduto è molto grave. Stiamo verificando il contratto d’appalto per valutare quali provvedimenti sanzionatori prendere e mi aspetto che anche la ditta, a fronte di violazioni contrattuali, ci presenti a sua volta delle proposte. Ieri ho sentito la presidente della Camst, Antonella Pasquariello, e mi ha dato la sua disponibilità. Secondo quanto contestato c’è stata una carenza della manutenzione ordinaria non rinviabile nel tempo e rilevo anche una carenza nella formazione del personale, che andrà aumentata”.

Capitolo controlli. “È evidente – dice l’assessore – che qualcosa non ha funzionato nel meccanismo e vedremo a quale livello. Sono quindi necessari degli interventi per migliorare il meccanismo delle valutazioni, del follow up, delle prescrizioni e della comunicazione fra i vari livelli”. E da questa valutazione nasce la decisione di affidare all’Università supervisione e coordinamento delle verifiche:  “Sarà creato un pool di assaggiatori e ci saranno giornate a porte aperte nei centri di cottura tutti i sabati di settembre”. Pellerino puntualizza anche che l’appalto “non è assolutamente al massimo ribasso. E’ un capitolato che ha vinto il bando europeo sugli appalti innovativi. Se poi l’azienda propone un prezzo inferiore alla base d’asta, è una sua precisa responsabilità garantire comunque gli standard previsti dal contratto che, in questo caso, è invece stato violato”.

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