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Battuto 1-0 il Milano in finale, il GSS Torino è così Campione d’Italia 2014 vent’anni dopo
Dopo un ventennio di assenza, lo Scudetto della FSSI (la Federazione Sport Sordi Italia) torna in riva al Po, colorandosi di granata. Dopo la sconfitta patita lo scorso anno nella finale per il titolo, la società aveva condotto un calciomercato – di comune accordo con mister Barucco – mirato non tanto e non solo a far arrivare a Torino calciatori di livello, che già non mancavano, ma prima di tutto uomini in grado di compattarsi in un vero gruppo. E così è stato.
A Guidonia Montecelio, nella Final Four, i piemontesi hanno affrontato per primi i padroni di casa della Roma, in una semifinale molto dura – anche a causa della spiccata aggressività dei giallorossi – che gli ospiti sono stati bravi a tenere in mano senza perdere il controllo: lo testimonia il 4-0 finale, maturato grazie alla doppietta di Terranova e alle reti di Cigna e Guzzardi. Proprio la punta Cigna ha patito, e patirà ancor più in finale, l’assenza per infortunio del partner Biasi.
E nell’appuntamento decisivo contro il Milano non sarà infatti il settore avanzato a brillare particolarmente, fra gli uomini forgiati da Paolo Barucco, ma tutto il resto della squadra nel suo complesso. La tensione ha condizionato la prestazione del Toro, che comunque ha sbloccato la gara con una rete meravigliosa, un colpo di testa magistrale a concludere una corale azione di gioco proprio in chiusura di primo tempo. Gli attaccanti poi sprecavano l’opportunità di arrotondare il punteggio, ma tant’è: i nerazzurri, a dispetto del valore dell’organico infarcito di stranieri di alto livello, impensierivano Fabbri in una sola circostanza. Per il resto, lo Scudetto del Torino non era mai in discussione.
La notte si passava interamente a festeggiare. “Il Mister ci ringrazia, ma siamo noi a dover ringraziare lui”, dice Mauro Grotto. “La finale l’abbiamo giocato in quel modo, senza mai tirare indietro la gamba, anche per lui, per regalargli qualcosa di importante”. E il lungo abbraccio tributato dai giocatori al proprio allenatore lo conferma. Finite le celebrazioni, ecco il momento delle meritate vacanze; ma il pensiero va già alla DCL del prossimo anno, la Champions League di categoria che si disputerà in Turchia…
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