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Lavoro

Fiat all’attacco: blocco straordinari? Niente trasferimento di 500 operai da Mirafiori alla Maserati

Redazione Quotidiano Piemontese

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Fiat-mirafioriNon si è dovuto attendere molto perchè le parole minacciose di Sergio Marchionne si concretizzassero in maniera chiara. Secondo le ultime notizie, infatti, la Fiat non ricorrerà più a straordinari in tutti gli stabilimenti italiani. E ancora: l’azienda che fu torinese ha inoltre deciso di disattendere i recentissimi accordi e di non estendere a dodici i turni di lavoro alla Maserati di Grugliasco e – soprattutto – di sospendere i 500 trasferimenti previsti da Mirafiori. La dura presa di posizione – che segue appunto le parole usate questa mattina da Marchionne – è stata presa dopo il blocco degli straordinari negli stabilimenti del gruppo proclamato da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto specifico di primo livello. La motivazione tecnica della decisione di Fiat sarebbe dovuta alla necessità di evitare incertezze nell’organizzazione e nella gestione degli orari di lavoro. Tutto, comunque, segue lo sciopero indetto dalla Fiom lunedì scorso alla Maserati di Grugliasco, mentre un’analoga protesta decisa dagli altri sindacati era stata revocata dopo l’accordo raggiunto con l’azienda per passare a 12 turni di lavoro.

Le prime reazioni, di Fismic e Associazione Quadri: “Auspichiamo una immediata riconvocazione delle segreterie nazionali unitarie per chiedere immediatamente la ripresa del dialogo con l’azienda che chiuda definitivamente il confronto sul contratto specifico di primo livello e possa permettere di riannodare la discussione con Fca e Cnh Industrial sugli investimenti, a partire dai 12 turni nello stabilimento Maserati di Grugliasco e dalla sospensione di tutte le attività in straordinario fino al mese di luglio. Tale riconvocazione può avvenire anche per via telefonica o telematica entro la giornata di domani, a causa dell’urgenza posta dalle conseguenze di quanto comunicato dalla Direzione Aziendale. In assenza di un riscontro immediato a questa nostra ci riteniamo liberi dagli impegni assunti e metteremo in campo tutte le nostre forze affinché venga concluso al più presto il confronto”.

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