Lavoro
Per Fiat è incomprensibile lo sciopero alla Maserati di Grugliasco
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Per la dirigenza Fiat lo sciopero messo in atto lunedì 16 giugno allo stabilimento Maserati di Grugliasco è incomprensibile. Allo sciopero hanno preso parte circa 200 lavoratori che sono usciti un’ora prima dalla fabbrica e hanno partecipato all’assemblea organizzata dalla Fiom davanti all’ingresso di corso Allamano. Per la Fiom in alcuni reparti le adesioni hanno superato il 30%, un risultato considerato importante “tenendo conto che in fabbrica abbiamo quattro delegati e che l’azienda in questi giorni che hanno preceduto la mobilitazione non è stata a guardare”. Fiat però comunica che hanno partecipato allo sciopero 209 persone su 2019 dipendenti (l’11% della forza lavoro) e che questo è costato la produzione di 11 autovetture. Per l’azienda lo sciopero è incomprensibile: “Lo sciopero di oggi è stato proclamato, e parzialmente messo in atto, in uno degli stabilimenti automobilistici più moderni del mondo, che adotta tecnologie all’avanguardia e dove vengono costruite automobili di lusso che stanno ottenendo un grande successo internazionale. Per rinnovare l’impianto con i nuovi modelli l’investimento della Fiat è stato di circa 1 miliardo di euro. In un momento come questo dell’economia italiana dove la disoccupazione ha raggiunto punte senza precedenti, scioperare in un impianto che sta creando posti e opportunità di costruire prodotti di alta qualità che per oltre il 90 per cento vengono esportati, è assolutamente irrazionale”.
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